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De Luca contro Conte: “La Campania non firma l’accordo con il Governo”

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De Luca contro Conte: “La Campania non firma l’accordo con il Governo”

Il Presidente Vincenzo De Luca ha parlato in merito all’accordo Governo-Regioni per la Fase 2: “Non abbiamo firmato. Noi rapinati di 300 milioni”

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, è intervenuto nel pomeriggio odierno nel corso del programma “In mezz’ora in più”, condotto da Lucia Annunziata su Rai 3.

Tema caldo è stata la Fase 2 con il presunto accordo tra Regioni e Governo, in procinto di essere ufficializzato dal Premier Conte. Ma il Governatore della Campania chiarisce subito: “Noi come Regione non abbiamo firmato l’accordo perché ci sono delle condizioni dove ad esprimersi debba essere il Ministero della Salute e non deve essere scaricato tutto su di noi. Stando alle parole di Conte ieri sera, dal 3 giugno ha dato il via libera a tutti ma non si può pensare da ora a riaprire completamente. Il virus va prima contenuto, poi si vedrà. Io ci penserò il 2 se dare il via libera a tutti“.

De Luca ha parlato delle novità a partire dalla giornata di domani, lunedì 18 maggio. Queste le sue parole: “Noi non riapriremo ristoranti, bar, pub già nell’immediato. Ci vuole serietà, al massimo se ne parla nei giorni successivi. C’è un clima di confusione in questo momento nel nostro paese“.

Sulla linea dura attuata durante l’emergenza Coronavirus, De Luca spiega: “La Campania è una Regione dove non si può sbagliare. Abbiamo la zona metropolitana di Napoli e la fascia costiera con la più grande densità abitativa d’Europa. C’è stata una grande prova di efficienza amministrativa altrimenti, se non fossimo riusciti a contenere il contagio, sarebbe stata un’ecatombe“.

Poi un altro attacco alle Governo sulla questione fondi per la sanità: “Noi siamo la Regione che vanta meno risorse nel fondo sanitario nazionale. Riceviamo 40/50 euro a persona in meno rispetto a Veneto, Lombardia, Lazio e Emilia Romagna. In queste condizioni, quello ottenuto dalla Campania è un risultato straordinario. Il Governatore non usa mezzi termini e definisce una “rapina” il danno di 300 milioni annuale dal fondo sanitario della Regione Campania.

Infine, Il Presidente conclude con un elogio al ‘collega’ Giovanni Toti per aver fatto rinascere il Ponte Morandi in breve tempo: “Avete salvato l’onore dell’Italia”.