L’Università degli Studi di Salerno è sempre più vicina alla musica e all’arte, e Davimedia è stata tra le protagoniste del Festival di Sanremo.
[ads1]Davimedia è stata tra le protagoniste della zona hospitality del Festival della Canzone Italiana a Sanremo dove, tra il 9 e il 12 febbraio, ha tenuto una serie di incontri tematici con diversi protagonisti del mondo dell’arte e dello spettacolo. “Speriamo che questa collaborazione possa contribuire ad alimentare una serie di riflessioni rivolte ai giovani”, ha dichiarato Vincenzo Russolillo, patron di Casa Sanremo.
Il primo incontro ha visto la partecipazione del regista Paolo Genovese, attualmente al cinema con “Perfetti Sconosciuti”, dopo una fortunata serie di successi cinematografici come “Immaturi”, “Tutta Colpa di Freud” e “Sei Mai Stata Sulla Luna?”. “Questo mio ultimo film è nato riflettendo su quanto conosciamo veramente le persone che abbiamo accanto e sul fatto che il cellulare ha ormai distrutto il valore della timidezza. Non arrossiamo nemmeno più”, questa la risposta del regista a chi chiedeva da cosa fosse nata l’idea per il suo ultimo lavoro.
Il secondo appuntamento è stato invece dedicato alla nona arte, quella del fumetto. Ospiti dell’incontro, Alessio Danesi e Pino Cuozzo, due tra i maggiori esperti di fumetti in Italia, e Salvatore Lamonica, responsabile area nord di Alastor, la catena di negozi dedicati ai comics, vero tempio sacro per gli appassionati. Un campo controverso quello del fumetto, “esso è intorno a noi, costantemente. Anche senza aver letto mai nessun albo, tutti noi conosciamo, ad esempio, Superman o Batman. Il fumetto è l’unico sistema che viaggia senza la compiacenza di quasi nessun addetto alla cultura, ma nonostante questo è profondamente radicato in ognuno di noi”, ha affermato Danesi durante l’incontro.
Dal fumetto si è passati alla musica nel corso della terza giornata dedicata agli appuntamenti Davimedia a Casa Sanremo con Niccolò Agliardi, autore di molte delle più conosciute canzoni di artisti quali Laura Pausini, Eros Ramazzotti ed Elisa, per citarne alcuni, e della colonna sonora della fortunata serie televisiva di “Braccialetti Rossi”. Nel luogo d’eccellenza della canzone italiana, Agliardi ha riflettuto sul ruolo dell’artista che compone per altri, oltre che per sé. “La chiave di tutto sta nel trovare la giusta grammatica, in grado di adattarsi perfettamente sia all’interprete che a me che compongo il brano mettendoci soprattutto me stesso”, queste le parole di Agliardi.
Come chiusura di questa variegata serie di incontri, l’ultimo degli appuntamenti è stato dedicato alla tradizione del musical con Manuel Frattini, emblema del musical in Italia e Alfonso Lambo, regista teatrale attualmente impegnato nella direzione dello spettacolo “Sindrome da Musical”. “Quando i miei colleghi andavano a fare audizioni all’estero, io sono rimasto in Italia, convinto che prima o poi qualcosa si sarebbe mosso anche in questo campo e l’attesa non è stata vana”, ha dichiarato Frattini. Rispondendo a chi chiedeva cosa si dovrebbe fare per dare la giusta considerazione e dignità al musical anche nel nostro Paese, Frattini ha detto: “l’unica cosa che può garantire lunga vita a questo genere è la qualità. Con l’avvento della crisi c’è stata una sorta di selezione naturale perché gli spettatori, piuttosto che comprare il biglietto per molti spettacoli hanno la necessità di concentrarsi su pochi, preferendo il merito”.
Tutti gli incontri di questo ciclo presentato a Casa Sanremo sono stati moderati da Roberto Vargiu, direttore artistico Davimedia, e da alcuni studenti di Arti Visive e Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno.
Finita l’esperienza sanremese, il 22 febbraio, l’Ateneo salernitano ospiterà l’attrice Chiara Francini, protagonista di alcune fiction di successo come “Tutti pazzi per amore” e conduttrice di Colorado con Diego Abatantuono.[ads2]