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Battipaglia, Cofaser a rischio crack. Francese: “Clausola sociale per i dipendenti”

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Battipaglia, Cofaser a rischio crack. Francese: “Clausola sociale per i dipendenti”

Il Cofaser rischia il crack finanziario. Il consorzio con sede a Sarno, gestisce diverse farmacie comunali, tra cui anche tre nella città di Battipaglia. Apprensione per 12 dipendenti

Battipaglia – “Quanto successo alle farmacie del consorzio Cofaser insegna che una cattiva gestione, aziendale e politica, rischiano di far fallire anche un’attività che in altre realtà d’Italia resta un fiore all’occhiello. Portare in Tribunale i libri contabili di un consorzio farmaceutico è un record di cui non andare per niente fieri. Peccato a pagarne le spese saranno soltanto i lavoratori“. Così Donato Salvato, segretario generale della Uil Fpl Salerno, interviene sul momento delicato che attraversa il Cofaser, con il Cda che ha chiuso le farmacie per 15 giorni sperando di trovare una soluzione che eviti il default.

Una situazione surreale per Salvato, che ora chiede uno sforzo ai soci del consorzio: “Non si può scaricare la colpa solo sul passato. La magistratura farà il proprio lavoro sulle indagini già avviate, ma adesso serve salvare i lavoratori e un patrimonio importante come quello delle farmacie. In altre parti d’Italia queste attività portano anche utili e non riesco a capire perché nel Salernitano queste realtà facciano sempre fatica. Come sindacato, siamo al fianco dei lavoratori e pronti a ragionare su qualsiasi iniziativa utile per evitare il fallimento. I comuni possono, come noi abbiamo sempre chiesto, di assorbire ancora adesso i lavoratori in eventuale esubero. Insieme agli altri sindacati abbiamo chiesto un incontro urgente con la proprietà per lunedì dove ribadiremo la fattibile soluzione che la Uil Fpl ha sempre sostenuto. La politica almeno adesso assuma il proprio ruolo, impegnandosi a garantire i servizi e garantire i livelli occupazionali“.

La posizione della sindaca di Battipaglia, Francese

La sindaca Cecilia Francese, negli scorsi giorni, è intervenuta in merito ai microfoni di Zerottonove.it: “La questione Cofaser era da oltre dieci anni rimasta in sospeso, da quando il comune uscì dal consorzio di farmacie. Vi è un contenzioso in atto perché il consorzio ha denunciato l’Ente, chiedendo l’annullamento di quella delibera del consiglio comunale, e richiedendo – inoltre – un risarcimento danni. Noi non ci siamo ripresi tre farmacie, bensì tre titoli: autorizzazioni date dalla Regione per aprire tre farmacie. Queste non le ha aperte il comune di Battipaglia, ma il Cofaser. Per cui, noi siamo proprietari delle autorizzazioni, mentre il Cofaser lo è dei locali, dei prodotti farmaceutici, degli arredi e i dipendenti sono assunti dal Consorzio stesso.”

Poi ha concluso sui lavoratori a rischio licenziamento: “Ora dobbiamo decidere come continuare a gestire: assodato che il comune non ha la possibilità né di acquistare le farmacie, né i farmaci, ma nemmeno assumere dipendenti, si è pensato quindi di fare una gara ad evidenza pubblica, così da invitare il privato, ponendo – però – una clausola sociale, per cui i 12 impiegati attuali non possano perdere il lavoro, pena decadenza dell’affidamento stesso. Quindi dico che per i dodici dipendenti non c’è alcun problema di continuità lavorativa.”

Tozzi: “Urge un comitato popolare di inchiesta

Ugo Tozzi, fresco di nomina di responsabile degli enti locali di Fratelli d’Italia per la provincia di Salerno, è già al lavoro sulla questione: “Le ultime dichiarazione di Lupi, consigliere del Cda del Cofaser – dichiara il dottore Tozzi – non lasciano adito a dubbi. Il consorzio va verso il fallimento con oltre quattro milioni di euro di debiti. Questo significa una cosa sola: che i dipendenti delle farmacie comunali di Battipaglia, Mercato San Severino, Sarno, Montecorvino Rovella e Castel San Giorgio rischiano di perdere il loro posto di lavoro. E le farmacie comunali potrebbero chiudere i battenti: sarà l’unico consorzio di farmacie comunali a chiudere per debiti. Come responsabile degli enti locali non si può far passare sotto silenzio questa questione: io sono fermamente convito che bisogna far luce sulla vicenda e avviare una azione di responsabilità nei confronti di chi ha portato il consorzio al fallimento. La politica ha l’alto compito di vigilare sulla gestione delle cose pubbliche, e invito perciò tutti i partiti di centrodestra ad avviare insieme a me un comitato popolare di inchiesta per chiedere lumi sulla vicenda Cofaser ed eventualmente proporre una azione di responsabilità da parte di tutti i dipendenti che tra poco rischiano di restare senza un posto di lavoro. In un periodo delicato come questo non si può consentire perdita di livelli occupazionali.”