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Coronavirus, messe clandestine nel salernitano nonostante il divieto in tutta Italia

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Coronavirus, messe clandestine nel salernitano nonostante il divieto in tutta Italia
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Il Coronavirus, come da decreto, ha bloccato anche le celebrazioni liturgiche. Eppure un gruppo di fedeli pentiti confessa la partecipazione a messe clandestine nel salernitano. Il vescovo vigila

Coronavirus e fede. Nessuno c’ha privato del diritto di pregare, ma nell’articolo due dell’ultimo decreto del governo si chiede la sospensione delle funzioni liturgiche. Recependo le nuove indicazioni, anche la Curia salernitana, presieduta da monsignor Andrea Bellandi, ha fermato messe e funerali. L’arcivescovo, infartti, lo scorso lunedì 9 marzo in una lettera inviata ai confratelli aveva chiesto di evitare messe riservate ai più fedeli tra i parrocchiani.

Come riporta La Città, nonostante il divieto vigente in tutto Italia a causa dell’emergenza Coronavirus, sarebbero state celebrate messe clandestine. Quella che per qualche giorno era considerata solo una voce, giunta anche alle orecchie dell’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, non si sarebbe solo rivelata tale. Di più. Frutto non di confessione, ma del pentimento di alcuni fedeli. Impauriti, questi ultimi, dal numero dei contagiati dal virus ed in particolare da quelli che nel Vallo di Diano hanno partecipato al raduno dei neocatecumeni.

A raccontare le messe clandestine gli stessi partecipanti, che hanno insistito non poco con qualche prete affinché li raggiungesse presso le proprie abitazioni per la celebrazione eucaristica, nonostante le misure restrittive adottate dal Governo.