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Coronavirus: al Ruggi attivati laboratori per i tamponi

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Coronavirus: al Ruggi attivati laboratori per i tamponi
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Emergenza Coronavirus: al “Ruggi” di Salerno sono stati attivati i laboratori per i tamponi. L’annuncio del Governatore De Luca

Emergenza Coronavirus: al “Ruggi” di Salerno sono stati attivati i laboratori per i tamponi.  Nella serata di ieri è infatti arrivata l’autorizzazione dell’Iss all’utilizzo di altri due laboratori che affiancheranno l’ospedale “Cotugno” di Napoli  nell’esame dei tamponi dei pazienti in Campania.

La notizia è stata annunciata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca: “Nelle ultime ore abbiamo avuto notizie di laboratori privati che si sono attivati per fare tamponi a pagamento ai cittadini che lo richiedono – dice il governatore – i tamponi vanno fatti con grande serietà e devono essere affidabili. Da questa mattina abbiamo in funzione, sempre sotto il coordinamento del “Cotugno”, i laboratori del Moscati di Avellino e del Ruggi di Salerno, che ci consentiranno di accelerare i tempi”.

Il Governatore della Campania assicura inoltre che entro una settimana dovrebbero essere pronti i 590 posti aggiuntivi in terapia intensiva, oltre ai 32 già disponibili e spiega di aver autorizzato le Asl a reperire direttamente sul mercato il materiale disponibile (mascherine chirurgiche per il personale sanitario), in attesa che si concluda la gara nazionale bandita dal governo attraverso Consip.

“Giovedì dovrebbero fornirci le prime 300 mila mascherine – chiarisce De Luca – ma finché non arrivano nelle nostre piattaforme logistiche non le calcolo”. Per quanto riguarda le donazioni per il sistema sanitario e la ricerca, rivela di aver sentito telefonicamente l’attaccante del Napoli e della Nazionale, Lorenzo Insigne, che “ha chiesto informazioni sul dove potersi rivolgere per poter dare un contributo per i nostri ospedali. Oggi daremo informazioni più complete per aiutare economicamente le strutture”.

Sono 1.733 le persone che hanno compilato il modulo di autosegnalazione per dichiarare di essere rientrate in Campania dalle ex zone rosse del Nord Italia. “Se tra questi cittadini ci dovesse essere una percentuale alta di contagiati, -afferma De Luca- avremo situazione molto, molto pesante” e rinnova l’appello, anche a chi é tornato in Campania in auto, a “segnalare la propria situazione all’Asl e a rimanere a casa per 15 giorni”.

Il Governatore prevede inoltre che si raggiunga il picco a fine marzo e richiama nuovamente i cittadini ad assumere atteggiamenti responsabili. “Stiamo registrando contatti anche tra i medici e il problema rischia di aggravarsi nei prossimi giorni – avverte – c’e’ un sovraccarico di lavoro per tutto il personale e al momento abbiamo sei medici risultati positivi all’azienda ospedaliera universitaria Federico II”.

Questo problema si aggiunge ad un altro che sta interessando la Campania in questi giorni: la carenza di donazioni di sangue, legata alla preoccupazione per il Coronavirus.