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Convegno sullo stalking al Palazzo della Provincia di Salerno

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Convegno sullo stalking al Palazzo della Provincia di Salerno

Ieri sera, presso l’Aula Consiliare del Palazzo della Provincia di Salerno, si è tenuto il convegno “Violenza e stalking. La convenzione di Istanbul e il decreto carceri”

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Ieri sera, presso l’Aula Consiliare del Palazzo della Provincia di Salerno, si è tenuto il convegno “Violenza e stalking. La convenzione di Istanbul e il decreto carceri”. L’incontro, svoltosi in una sala gremitissima in ogni ordine di posti, rientrava in un ciclo di seminari sul tema della violenza e degli atti persecutori, fortemente voluto ed organizzato dall’Avvocato Luca Monaco in collaborazione con l’Associazione Italiana di psicologia e criminologia (A.I.P.C.) e con il patrocinio morale dell’Ordine degli Avvocati di Salerno e dell’Aiga di Salerno.

L’Avvocato Monaco, che ha introdotto e moderato il convegno, ha rimarcato un approccio alla problematica avulso da questioni di genere. Secondo il penalista salernitano, infatti, sulla base anche della propria esperienza professionale, esistono molteplici casi di presunte vittime stalkingappartenenti al genere maschile, ciò sebbene sia innegabile che vi sia una maggiore incidenza rispetto al “gentil sesso”.

Si è poi soffermato sulla questione carceri: «In Italia la funzione rieducativa della pena, solennemente sancita dall’articolo 27 della Costituzione, è sostanzialmente disattesa da un sistema carcerario in perenne emergenza a causa del sovraffollamento. Chi esce dagli istituti penitenziari italiani spesso è addirittura abbrutito e nuovamente propenso a delinquere. Ma – continua Monaco – con particolare riguardo al delitto di stalking, il legislatore si concentra soltanto sulle presunte vittime, non comprendendo che, se non si agisce, attraverso i centri di ascolto e di sostegno, anche sui presunti autori e sulle presunti autrici il problema non potrà mai essere risolto con il solo sistema della repressione coercitiva, funzionale più ad interessi elettorali che non alla concreta marginalizzazione del fenomeno».

Al Dott. Carmine Olivieri, Sostituto Procuratore della Repubblica di Salerno, è spettato il compito di procedere ad una disamina sulla Convenzione di Istanbul, rilevando come la stessa, sebbene ratificata anche dal nostro Paese, sia ben lungi dal trovare una concreta applicazione nel nostro ordinamento, non soltanto sotto il profilo penale.

Particolarmente apprezzato dai partecipanti, coinvolti in una sorta di interazione psicanalitica del fenomeno, l’intervento del Dott. Massimo Lattanzi. Lo psicoterapeuta romano ha stimolato, infatti, gli astanti a tracciare quei caratteri della personalità suscettibili di determinare il potenziale stalker ad agire. Ciò pur sottolineando l’impossibilità di una generalizzazione assoluta e di addivenire ad un identikit preciso del persecutore e soffermandosi anche sulle peculiarità caratteriali della vittima, spesso complementari a quelle dell’autore. Esiste, infatti, secondo Lattanzi, anche una recidività delle vittime.

L’Avv. Antonella Mastrolia, invece, riprendendo nuovamente gli aspetti giuridici connessi a siffatta ipotesi delittuosa, ha concluso il convegno delineando il quadro delle innovazioni procedurali e sostanziali apportate dal recente decreto sul cosiddetto “femminicidio”.