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Confini Mediterranei, seconda giornata al Conservatorio

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Confini Mediterranei, seconda giornata al Conservatorio

A Sud d’ogni Ricordo. Giovedì 22 ottobre, seconda giornata del V festival di Musica Elettroacustica e Contemporanea del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, Confini Mediterranei, con protagonista Paolo Aralla

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Confini Mediterranei. Il V festival di Musica elettroacustica e contemporanea, firmato dai dipartimenti di Nuove tecnologie e linguaggi musicali e di Teoria, analisi e composizione, dei docenti Silvia Lanzalone e Giancarlo Turaccio, continua giovedì 22 ottobre a partire dalle ore 17, con la seconda delle quattro giornate ispirate al tema Confini Mediterranei, ospitato in diversi spazi del Conservatorio G.Martucci.

Confini Mediterranei
Confini Mediterranei, seconda giornata al Conservatorio

La seconda e la terza giornata del festival  confini Mediterranei sono accomunate da uno stesso titolo A Sud d’ogni ricordo. La prima parte verrà inaugurata da un seminario di Paolo Aralla  Appunti di Viaggio, sulla recente produzione musicale e la relazione tra suono strumentale e suono elettronico.

“Credo che per ognuno – afferma il maestro leccese – esista un luogo antecedente ad ogni memoria … per me questo luogo è a sud. Apprendere l’uso di un qualsiasi linguaggio è forse il necessario percorso per costruire una memoria e con essa una identità; un luogo della mente e del corpo nel quale ogni ricordo non sia pura conservazione ma continua, incessante rielaborazione.”.

Seguirà per Confini Mediterranei, intorno alle ore 19, il concerto dal titolo Analogie, in scaletta opere di Paolo Aralla e altri autori contemporanei, con la partecipazione di Francesco Dillon e Michele Marco Rossi. La serata principierà con Microcosmo Pentagonale di Bruno Falanga, per clarinetto in Si bemolle, viola, percussioni e pianoforte.

Il video di W. Cristallo mostra una superficie liscia dalla quale si generano cerchi concentrici di fumo che, cadendo, acquistano consistenza, fino a diventare materia biancastra e lattiginosa che copre per intero la trasparenza iniziale. I suoni provenienti dal pianoforte si sincronizzano con le immagini con cluster, suonati col palmo della mano sulle corde. Al pianoforte si sovrappongono gli interventi di una percussione metallica che si trasforma, successivamente, in un lamento prodotto da un tamburo muto. Le fioriture della viola e l’ostinato del clarinetto creano un contrappunto in movimento che fa riferimento alle trasformazioni della materia bianca del video.

L’esecuzione è stata affidata al clarinetto di Giovanni Liguori, alla viola di Sergio Caggiano, alle percussioni di Guglielmo Esposito, e al pianoforte di Giuseppe Anello, diretti da Pantaleo Leonfranco Cammarano.

Seguirà  per Confini Mediterranei Cerchio di Nebbia, musiche per il video di Elio di Pace Le storie della nebbia,  firmato da Andrea Barone, con una poesia di Fernando Pessoa, intitolata C’è come un cerchio.

il lavoro è costruito su una scala artificiale che genera una melodia fluttuante, dai contorni melodici sfumati, per dare alla voce il tono sommesso di una voce interiorizzata, quasi ascoltata dall’interno del corpo. La formazione sarà composta dal clarinetto di Giovanni Liguori, la viola di Sergio Caggiano, con al pianoforte Giuseppe Anello e alle percussioni Lucio Miele a sostegno della voce di Eleonora Claps, diretta da Pantaleo Leonfranco Cammarano.

Ascolteremo a Confini Mediterranei quindi, Insensible di Luca Martinelli, il cui titolo nasce dalla scelta compositiva di trattare la sensibile, in riferimento all’armonia tonale evitando quasi sempre la sua emissione, o la sua canonica risoluzione. Il testo utilizzato è una poesia di Charles Baudelaire L’homme et la mer (L’uomo e il mare), e sarà cantato da Eleonora Claps, con Giovanni Liguori al clarinetto, Guglielmo esposito alle percussioni, Luca Capolungo al violino, Sergio Caggiano alla viola e Giulia Silveri al violoncello, diretti ancora da Leo Cammarano.

La scaletta sarà completata da: Analogie di Paolo Aralla, per violoncello amplificato suonato da Francesco Dillon, Funf Turme suite mov. 1 e 2 di Gabriele Cosmi, per violoncello solo con Michele Marco Rossi solista, e Ricercare per A.C. di Paolo Aralla con 7 bicinia ricomposti in tempo reale, per due violoncellisti ed elettronica, una prima esecuzione assoluta affidata ai celli di Dillon e Rossi.

Continua a Confini Mediterranei, in sala A, il confronto tra le produzioni acusmatiche ed audiovisuali di altri due conservatori di città marinare, il conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova.

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.