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Coma per sei giorni, ma Valeria è dichiarata cerebralmente morta

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Coma per sei giorni, ma Valeria è dichiarata cerebralmente morta

La ragazza di ventotto anni vittima dell’incidente sullo scooter ed in coma  non si è salvata: i medici del Ruggi l’hanno dichiarata cerebralmente morta

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Coma per sei giorni, dopodiché oggi i medici dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona hanno dichiarato Valeria Esposito, ventotto anni, cerebralmente morta.

Le sue condizioni sono apparse subito gravi ai sanitari che l’hanno soccorsa, quando il 14 aprile scorso la ragazza, in sella ad uno scooter con un suo amico in via Parmenide, si scontra con un’auto. coma

Dunque, la prognosi è da subito stata riservata, e la giovane è stata così ricoverata nel reparto di rianimazione, subito dopo  che le sono state riscontrate diverse fratture in tutto il corpo, dopo lo scontro.

La morte cerebrale è un criterio secondo il quale si stabilisce lo stato di morte del paziente. Esso si basa sulla cessazione delle attività cardiache, respiratorie, e cerebrali. Dunque, è quello che ai profani in medicina suona meglio come coma irreversibile.  [ads2]

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Classe 1987, ho frequentato l’Università degli Studi di Salerno, conseguendo la Laurea di Primo Livello in Sociologia. Ho ottenuto una certificazione di frequenza per il corso di addetto/responsabile Ufficio Stampa e ho partecipato a diversi concorsi letterari, tra cui quello dell'estate 2015 del Circolo degli Artisti Salernitani, che mi è valso un Primo Premio. Lo scorso anno ho pubblicato il mio primo romanzo edito da Writers Editor, intitolato "Amore di papà". Sono un'attivista femminista e sostenitrice dei diritti LGBTIQ e gestisco una pagina Facebook sui diritti delle donne, "Doppia Vu Women Rights". Inoltre, ho il ruolo di segretaria provinciale presso la sezione NIDIL CGIL di Salerno.