Home Eventi Collettivo cerchi. Esperienze di vita

Collettivo cerchi. Esperienze di vita

0
Collettivo cerchi. Esperienze di vita

Parco dell’Irno. Presentato il primo lavoro editoriale del Collettivo Cerchi. Un racconto ispirato al Consigliere comunale Gianluca Memoli, fruibile attraverso i cinque sensi

[ads1]

Domenica 20 settembre ore venti circa. Ai piedi della fornace dell’area dell’ex Salid, amici, curiosi e addetti ai lavori, si sono dati appuntamento per assistere alla presentazione dell’evento “La Telemetria dei Corpi in Movimento”, organizzato dal Collettivo Cerchi.

collettivo cerchi
Proiezione logo serata

Ed è proprio il cerchio, figura geometrica, e in questo caso retorica, che usiamo per spiegare ciò che abbiamo visto.

Parlare di un semplice evento organizzato risulterebbe sminuire il lavoro di sinergia che artisti provenienti dal campo musicale, letterario, teatrale e visivo hanno svolto. La parola che meglio descrive l’appuntamento del Parco dell’Irno è esperienza. L’esperienza vissuta in prima persona da Gianluca Memoli, Consigliere Comunale di Salerno, il quale, per una sera, veste i panni di ispiratore del progetto del Collettivo Cerchi.

collettivo cerchi
Foto ritraente Gianluca Memoli

Dunque al centro della nostra figura retorica vi è la vita, con i suoi momenti belli e quelli meno belli (per chi non lo sapesse nel 2004 Gianluca Memoli ha subito un incidente che lo ha costretto a vivere su di una sedia a rotelle), mentre in maniera equidistante da esso, sulla circonferenza, gli artisti del Collettivo Cerchi hanno rappresentato la vita di Gianluca Memoli attraverso i propri lavori.

Il risultato di tale sinergia è un box sensoriale il cui packaging è stato curato dall’architetto Giuseppe D’Alessandro e realizzato da Forma Aperta con carta riciclata, prodotta in maceri italiani per contenere l’impatto ambientale. All’interno di tale box sono contenuti un romanzo, nato dalla penna di Pierangelo Consoli, un Audio CD, composto e arrangiato da Alessandro Capasso, e una serie di scatti, realizzati da Serena Sammarco, tutti e tre appartenenti al Collettivo Cerchi.

collettivo cerchi
Box Multimediale

La prefazione del romanzo è stata affidata al Prof. Alfonso Amendola (ordinario alla facoltà di Sociologia degli Audiovisivi Sperimentali dell’Università degli Studi di Salerno), il quale parafrasando Majakovskij elogia il lavoro coraggioso, avanguardistico e multidimensionale del Collettivo Cerchi. Alessandro Capasso, Presidente del collettivo, ci spiega che: «per l’occasione ho arrangiato delle tracce sonore mescolando la musica elettronica, la musica classica e la lingua Xhù» (lingua primitiva inventata dal musicista stesso, trovate un esempio qui). Serena Sammarco invece ha realizzato le foto raccolte nel box, rappresentative delle tematiche affrontate nel racconto. «Sono amica di Gianluca [Memoli] e faccio parte del Collettivo Cerhi, ho fatto in modo che si conoscessero», così la fotografa ci racconta la genesi del progetto.

“La Telemetria dei Corpi in Movimento” non è stato solo un box multimediale, ha rappresentato un percorso sensoriale, fatto di suoni, immagini e musica, all’interno del quale gli spettatori hanno fruito e condiviso (artisticamente) l’esperienza di Gianluca Memoli. Nella suggestiva location dell’ex fornace Salid, si è svolta anche una performance teatrale del regista e attore salernitano Antonio Grimaldi, invitato dal Collettivo Cerchi. Grimaldi ha rappresentato, attraverso incubi, coscienza e lettura, la vittoria di un uomo sulla paura di raccontare un evento della propria vita.

collettivo cerchi
Performance artistica di Antonio Grimaldi

“Esperienze” come quella di ieri, da un punto di vista artistico, sono sinonimo di una ventata di freschezza nel panorama salernitano. La Telemetria dei Corpi in Movimento ha rappresentato un crogiuolo nel quale si sono fuse egregiamente le diverse espressioni artistiche, le conoscenze del singolo e il lavoro di gruppo, in questo caso del Collettivo Cerchi. Tuttavia, da un punto di vista sociale, è stata una occasione per concedersi una riflessione sulla vita (e sulle sorprese che a volte essa ci riserva) e soprattutto sulla diversità.

A parere di chi scrive, tale riflessione sulla diversità non dovrebbe limitarsi esclusivamente alle differenze fisiche, ma dovrebbe estendersi alle disuguaglianze sociali e/o etniche perché forse qualche volta l’arte riesce a sostituirsi, con ottimi risultati, all’assenza delle istituzioni e alla cecità di una politica opportunista.

Di seguito l’intervista a Pieragnelo Consoli, autore del romanzo che è parte integrante del box sensoriale.

Siamo qui al parco dell’Irno per presentare il lavoro editoriale del collettivo Cerchi insieme a Pierangelo Consoli. Allora Pierangelo, raccontaci come nasce in effetti l’idea della Telemetria dei corpi in movimento.

Il box ideato è una sorta di brand del Collettivo Cerchi, nel senso che tutto ciò che produciamo, lo produciamo in questo formato. L’idea è nata quando abbiamo conosciuto la storia di Gianluca Memoli, ci è piaciuta molto la sua storia e abbiamo deciso di raccontarla in questo particolare formato.

Com’è composto questo box sensoriale?

In realtà la storia è raccontata in tre formule differenti, ovvero tre versioni della stessa storia: un racconto musicale, un racconto letterario e un altro fotografico, e allo stesso momento il box è in grado di raccontare la storia come un’opera a se stante. Anche per questo si chiama telemetria dei corpi in movimento, nel senso che le tre storie sono legate da un filo telemetrico invisibile e allo stesso tempo sono in grado di stare da sole. Potete scegliere di vivere le storie singolarmente ma noi consigliamo di viverle interamente, èerchè questo è in effetti il concept del box.

Quali sono invece i progetti futuri del Collettivo?

Il prossimo appuntamento lo avremo al Festival Riscarti a Roma dove saremo ospiti, dove saranno presenti un po’ tutti i paesi del Mediterraneo. Siamo stati piacevolmente invitati per rappresentare la nostra regione con questo lavoro. Poi ci sarà uno spettacolo di danza, un’opera sulla sottrazione dei sensi ad opera di Matilde Pisaturo e di Francesca Montesanto.

Per quanto riguarda invece l’Access Salerno avete in mente di devolvere parte del ricavato delle vendite del box all’associazione? 

Parte dei proventi andrà all’ associazione, ed è per noi motivo di vanto contribuire ad una causa così importante.

Per chi fosse interessato il box multimediale può essere acquistato tramite il sito del Collettivo Cerchi (link al sito ufficiale qui). Parte dell’incasso sarà devoluto in beneficenza all’Associazione AccesSalerno 100% ONLUS (link al sito ufficiale qui)

[ads2]