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CNSU 2013: Antonio Santoro e le proposte per le Università del Mezzogiorno

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CNSU 2013: Antonio Santoro e le proposte per le Università del Mezzogiorno

 

Nei giorni 21 e 22 maggio gli studenti del Sud Italia sono chiamati a recarsi presso i seggi delle proprie Facoltà, al fine di eleggere i sette rappresentanti del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
Le associazioni unite nel gruppo: ViviUnisa- Agorà- Futura, dopo il recente successo ottenuto con il motto ‘volta pagina’ nelle scorse elezioni universitarie, sono ora ‘pronti a lasciare il segno’, affidando ad Antonio Santoro la candidatura al CNSU nella lista Udu. L’esperienza maturata come Segretario, e attualmente Presidente dell’associazione della Facoltà di Scienze Politiche (ASP), e come Rappresentante degli Studenti nel CDS e nel CDA dell’Adisu, hanno permesso a Santoro di prendere le redini di un così grande gruppo, sostenendo un modello di rappresentanza fondato sull’unione, la passione e la prontezza nell’affrontare i problemi.

L’Università degli Studi di Salerno, pur godendo di particolare fama, risente ancora, al pari delle altre sedi del Mezzogiorno, del divario esistente tra Nord e Sud Italia, soprattutto in termini di ricerca e placement. Obiettivo principale del programma elettorale è quindi quello di rendere la sede competitiva a livello nazionale, promuovendo il sistema formativo basato sul campus anche nelle altre Università. All’interno dell’Ateneo, inoltre, dovranno essere rispettati i criteri di valutazione atti a verificare l’effettiva preparazione degli insegnanti, in un rapporto reciproco di trasparenza fra studenti e professori. Ad ogni iscritto dovrà essere garantita la possibilità concreta di realizzare il suo percorso di studi con l’ausilio di attività di orientamento e stage formativi retribuiti, che gli permetteranno poi di realizzarsi nel mondo del lavoro. Ultimo obiettivo, ma non in termini di importanza, è la sensibilizzazione dei giovani e della politica nei confronti della cultura, auspicando un intervento mirato e repentino del governo.

“La nostra è anche una missione generazionale. Dobbiamo cercare di ricordarci e di ricordare al nostro Paese che i destini dei singoli sono incrociati, dobbiamo ricominciare a ragionare in termini di comunità che ha un destino comune […] si esce dalla crisi investendo sulla cultura, sulla ricerca, sull’innovazione e sui giovani.” – così Santoro aveva concluso il suo discorso nell’intervista rilasciata ai microfoni della redazione di Zerottonove – rinnovando l’invito a dare fiducia al suo progetto, barrando il logo della lista 2 Udu ed esprimendo la propria preferenza.