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Clan nel Salernitano, relazione della DIA inviata al parlamento

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Clan nel Salernitano, relazione della DIA inviata al parlamento

La Direzione Investigativa Antimafia ha inviato al parlamento la relazione relativa alle attività condotte su territorio nazionale nel primo semestre del 2018: tra queste anche le operazioni svolte nel salernitano

È stata inviata nelle ultime ore al parlamento la relazione della DIA relativa alle attività svolte su territorio nazionale nel primo semestre del 2018, contente anche folti dettagli circa la situazione dei clan radicati nel salernitano. A riportare la notizia è Salerno Today.

Cilento

Ad Agropoli rilevata l’attività criminale della famiglia Marotta, dedita ai reati di tipo predatorio, usura, traffico di stupefacenti e riciclaggio di capitali. A Capaccio Paestum, è attivo il gruppo Marandino, a guida di uno storico componente della Nuova Camorra Organizzata, particolarmente attivo soprattutto in tipiche attività di criminalità organizzata e nel riciclaggio. A marzo è stata eseguita una confisca che ha riguardato beni per un valore di circa 3 milioni di euro. Nello stesso mese un’ordinanza di custodia cautelare per 9 soggetti, per dei reati di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio.

In medio e basso Cilento, invece, più frequenti i casi di corruzione di pubblici amministratori e funzionari. Arrestate 5 persone per associazione per delinquere finalizzate alle truffe ai danni dello Stato per l’erogazione di contributi per le imprese. In manette altre 9 persone a San Mauro Cilento, tra imprenditori ed amministratori, per corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e concussione, in relazione ad appalti per la fornitura di pubblici servizi.

Piana del Sele

Nel comune di Eboli ritorno del clan Maiale: arrestati 3 soggetti ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso, estorsione, lesioni e reati in materia di armi, con l’aggravante del metodo mafioso. A ciò si è aggiunta una misura di prevenzione della confisca di beni, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Battipaglia permane l’azione criminale del clan Pecoraro-Renna. Amaggio, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 persone, ritenute contigue al clan, responsabili di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Individuata la presenza del clan De Feo sui comuni di Bellizzi, Pontecagnano Faiano, Montecorvino Rovella e Montecorvino Pugliano.

Salerno, Cava e Valle dell’Irno

A Salerno il ruolo di primo piano alclan D’Agostino: custodia cautelare nei confronti di 6 soggetti che, per acquisire spazi nel mercato della droga cittadino, sono stati autori di omicidio. A Vietri sul Mare gruppo delinquenziale predominante è quello della famiglia Apicella, mentra a Cava de’ Tirreni permane l’influenza criminale dello storico clan Bisogno. Nella Valle dell’Irno si rileva la presenza dei clan avellinesi Cava e Graziano. A Baronissi, Fisciano e Lancusi è presente, invece, il locale clan Genovese.

Agro nocerino sarnese

Nocera Inferiore si conferma l’operatività del clan Mariniello, facente capo ad uno storico esponente della Nuova Camorra Organizzata, rintracciato e tratto in arresto, il 27 marzo 2018, a Las Palmas in Spagna. Nello stesso comune sono state arrestate altre 11 persone, qualche mese dopo, pertraffico e spaccio di stupefacenti.

Pagani si conferma la presenza del clan Fezza-Petrosino D’Auria, vantando una fitta rete di collaborazione con altri sodalizi campani, che ha portato all’arresto di 5 soggetti, di cui uno di nazionalità spagnola, ed al sequestro di kg. 230 di hashish occultati in un carico di arance provenienti dalla Spagna e trasportati su un autoarticolato destinato al mercato ortofrutticolo di Pagani. A Sarno l’operatività  criminale è del clan Serino, i cui affiliati sono dediti ad estorsioni, usura, traffico di stupefacenti. In tale contesto, nel mese di giugno, i Carabinieri hanno eseguito la misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni, del valore di circa 700 mila euro, nei confronti di un affiliato.

Nel comune di Scafati permane una forte presenza sia dei locali clan Loreto-Ridosso e Matrone, dediti al traffico di stupefacenti, all’usura, alle estorsioni e all’infiltrazione nelle attività economico-produttive e amministrative, sia dei sodalizi della vicina area vesuviana e stabiese. Infine nei centri montani di Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara opera un gruppo, emanazione del clan Sorrentino, anch’esso dedito alla gestione delle attività illecite sul territorio.