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Cirielli (FdI) sull’ospedale: “Bene Servalli, Governo inadempiente”

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Cirielli (FdI) sull’ospedale: “Bene Servalli, Governo inadempiente”

Ospite dell’ultimo incontro “A Colloquio con il territorio”, organizzato da Polis Sa nella sua sede a Nocera Superiore, il Segretario della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli

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Lunedì 11 Aprile, Polis Sviluppo e Azione ha ospitato l’on. Edmondo Cirielli, in occasione dell’appuntamento tra la stampa e la politica nel corso dell’iniziativa “A colloquio con il territorio”. I temi emersi hanno inquadrato la situazione locale e nazionale, sia in merito alla carriera del deputato che al suo gruppo di afferenza, il partito Fratelli D’Italia. Dopo aver confermato il suo sostegno al candidato sindaco alle amministrative di Battipaglia Ugo Tozzi e dopo aver spiegato le ragioni del suo “Sì” contro le trivellazioni, l’onorevole risponde ad alcune domande.

Come commenta l’amministrazione Galdi e l’atteggiamento del Sindaco Vincenzo Servalli rispetto alla questione “Ospedale S. Maria Dell’Olmo” di Cava De’ Tirreni?

12439370_845838598878190_2528607055627233881_nCirielli: «Galdi, lo so per certo, non ha fatto niente. Galdi ha soltanto fatto una “sparata” quando già sapeva perfettamente che l’ospedale sarebbe rimasto aperto, per far vedere che lui si stava occupando di questa cosa. Avevamo fatto una proposta come provincia, un piano operativo che prevedeva la salvezza dell’ospedale. Caldoro aveva già cambiato il piano, preoccupato da Zuccatelli e da Bassolino, e prevedeva che l’ospedale passasse nell’ambito del Ruggi D’Aragona, non avendo più il problema dei 100 posti letto, superando il problema della legge Zuccatelli/Bassolino, quindi l’ospedale era salvo. Tant’è vero che Caldoro definì la scenata (di Galdi) “indegna”. Servalli, secondo me, ha affrontato alla sua maniera, nel senso che lui ha esposto le ragioni di Cava; chi lo conosce sa che è una persona moderata, equilibrata, sotto le righe. Ha affrontato in maniera corretta e funzionale il problema. Non lo ha fatto in maniera politica, che è un rimprovero che gli faccio: nel senso che lui non l’ha fatta come esponente del Pd, con un presidente della regione del Pd, ma come un sindaco che difende la sua città con gli strumenti che ha di fronte. Per altro è riuscito a portare anche delle cose: per esempio è stata portata la facoltà di Chirurgia dal Ruggi a Cava De’ Tirreni. Secondo me hanno fatto un abuso rispetto al punto nascite: un unico reparto da 700 posti, con un unico primario, avrebbe risolto il problema tenendo aperti i tre punti nascita. Al Ruggi ci sono 1000 posti letto previsti dal piano nazionale e non abbiamo i medici per tenerne 600..[…] Sarebbe ingeneroso incolpare De Luca, il problema è l’assenza di turn over. E’ il Governo ad essere inadempiente: questa è l’accusa politica che posso fare… […]La sanità in Italia la comandano le industrie farmaceutiche del Nord.»

La domanda di respiro nazionale riguarda Fratelli di Italia, che si è avvicinato ad una posizione presa dalla Sinistra (Pd escluso) rispetto al Referendum del 17 Aprile: qual è la posizione sul Referendum Costituzionale di Ottobre?

Cirielli: «Io sono contrario perché è un referendum monco, che finge di abolire il Senato e che in realtà lascerà in piedi la maggior parte dei costi. Abbatterà soltanto gli stipendi dei Parlamentari, che avranno un altro stipendio perché saranno consiglieri regionali, quindi non è che non verranno pagati, ma faranno tutt’altra serie di spese e di rimborsi. Avranno le spese di segreteria, come è anche giusto. Le spese di struttura ci saranno.. […] In ogni caso queste spese rappresentano il 10% della spesa della Camera, il punto è che non si taglia niente: anzi, un ruolo che non ha né carne né pesce finisce per appesantire. Io sono contrario alla presenza di un organo non completamente eletto dal popolo. Se rimane il Senato, anche con le funzioni sbagliate, è grave che non sia eletto interamente dai cittadini».

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