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“Centro Commerciale dei San Severino”, svelato il progetto

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“Centro Commerciale dei San Severino”, svelato il progetto

Centro Commerciale dei San Severino, nasce a Mercato San Severino una nuova realtà di categoria. Presente anche il Sindaco Antonio Somma

Nasce a Mercato San Severino il centro commerciale (“naturale”) omonimo, la cui presentazione è avvenuta il 3 settembre – presso i locali del Comune. Si tratta di un’associazione di negozianti, che intendono valorizzare la cittadina; nonché incrementare – mediante iniziative mirate – il commercio in loco. Contribuendo alla rinascita – appunto in tema di shopping e di qualità della vita – della città irnina.

Gli aderenti, per il momento, sono alcuni tra i 150 (ed oltre) operatori delle attività produttive presenti a S. Severino. Il direttivo è composto da cinque esercenti: il ruolo di presidente è per Immacolata Lambiase, titolare di una rivendita di gadget ed articoli da regalo – sita al centralissimo corso Diaz; vicepresidente è l’edicolante Vincenzo Squillante (parte alta del corso Diaz). Il consiglio è inoltre composto da Giuseppe Guadagno – altro edicolante al corso; Paolo Romano, acconciatore – figlio dell’altrettanto noto hair stylist per signore Gianni (tra i creatori del sodalizio “Acir”, acronimo di “Associazione commercianti e imprenditori Rota” – attivo negli anni scorsi proprio a Mercato S. Severino); e Domenico Della Guardia (con il suo negozio di giocattoli e altri prodotti o servizi). Lo statuto dell’associazione – sorta per dare una continuità a un “discorso” di attenzione alla collettività (già posto in essere da molti anni, a cura degli esercenti) – prevede la durata in carica dei responsabili nel direttivo nei termini di due anni. Almeno per questa prima “tornata”. Dopo i due anni “canonici” (oppure al raggiungimento di cento iscritti) si indiranno le nuove “elezioni”.

Al fine di dare modo ad altri interessati di ricoprire tali cariche istituzionali. Queste figure sono, peraltro, rieleggibili. È opportuno, a parere nostro, creare dei presupposti; delle condizioni per esportare il nome di S. Severino fuori dall’ambito comunale. In virtù della forte vocazione “mercatale” che ha dato nome, lustro e vanto al paese attraverso i secoli.Anche perché Mercato S. Severino, l’antica “Rota” dei Romani, è da sempre al centro strategico dei traffici verso il Nord e il Sud d’Italia. A rimarcare ciò, un vecchio adagio che recita: “A S. Severino o taverniere o facchino”. Per indicare i principali mestieri del centro nella Valle Irno – rinomato sin dall’età romana e poi medievale.

Alla presentazione sono intervenuti: il primo cittadino Antonio Somma; l’assessore alle Attività Produttive Michela Amoroso; l’assessore alle Politiche Culturali Enza Cavaliere; il presidente pro tempore del centro commerciale, Immacolata Lambiase; i già citati Squillante, Guadagno, Della Guardia, Romano (come detto sopra, membri della costituenda realtà). Tra le pagine del “manifesto” di presentazione, distribuito ai cronisti nell’ambito della conferenza stampa, emerge la volontà di realizzare una vera e propria “casa” per tutti gli esercenti. Allo scopo di favorire “la democraticità della partecipazione, delle idee, del confronto; il radicamento al proprio territorio; la crescita della categoria e il raggiungimento del benessere economico e sociale di S. Severino”.

Tanti i punti programmatici in vista della concretizzazione di tale istituzione – anche se per il momento, a causa dell’emergenza Coronavirus, non sono previste iniziative a brevissimo termine per suffragare l’impegno degli associati. Tra gli obiettivi, certamente è da rimarcare la disponibilità del “Centro commerciale” a collaborare con altre realtà comprensoriali. Per divenire un punto di riferimento non solo al capoluogo, bensì portando avanti le istanze e le esigenze delle frazioni – anche le più periferiche.

Mercato S. Severino annette (al suo ambito) ben ventidue tra frazioni, casali e quartieri di lignaggio (come la Torre Marcella e “Li Carraturi”). Ogni località ha qualche sua tipicità, come a Spiano la creazione artigianale di sporte e scale; a S. Angelo (anticamente) la produzione di canapa e di altri tessuti; a Costa la lavorazione della pietra “serena” e del tufo (giallo e grigio – ad opera dei maestri pipernieri, con le loro maestranze) e così via.

“Abbiamo a disposizione un terreno fertile su cui seminare – emerge dalla brochure di presentazione, redatta dai responsabili del centro commerciale – un terreno composto da negozianti che amano il proprio lavoro e da imprenditori che vogliono condividere esperienze, progetti, obiettivi per rilanciare il commercio; tessuto produttivo essenziale nella nostra città. Abbiamo l’onere e l’onore di trasmettere fiducia e positività a tutto il tessuto sociale – chiosano gli esercenti nel documento – e dobbiamo riportare le famiglie a riappropriarsi della nostra amata S. Severino”.

Ecco le dichiarazioni da parte di Squillante e dei soci nel direttivo: “La nostra associazione sorge per dare visibilità e dignità, anche giuridica, ad un gruppo di commercianti già impegnati da tempo a favorire gli acquisti e lo shopping, con diverse iniziative, a S. Severino. Intendiamo fronteggiare le istanze e le emergenze dei negozianti, per proporre manifestazioni a favore dello stesso shopping. Tra altre cose, per esempio, contiamo di promuovere agevolazioni a favore della categoria – nel comparto bancario; in quello assicurativo; in quello delle consulenze fiscali, finanziarie e legali”.

La nostra meta, comunque, è fare squadra” – dichiara Squillante, con l’approvazione dei suoi colleghi presenti al briefing. “Anche per integrare e includere, coinvolgere, altre professionalità provenienti da fuori comune – asserisce il negoziante. Per questo (ma non solo), la realtà associativa sta approntando un’apposita pagina social: un profilo Facebook, da attivarsi a breve, denominato: “Centro commerciale dei San Severino”. Qui gli utenti potranno connettersi e navigare, per ricevere informazioni “di servizio” (orari di apertura e quant’altro) ma anche per scoprire tante novità e aderire alle manifestazioni che avranno luogo sul territorio.

Sono già disponibili i moduli di iscrizione per far parte del “Centro”. Moduli da riempire, presenti fin da adesso presso le attività dei consiglieri; a stretto giro, i format potranno anche essere scaricati dal sito web istituzionale dell’amministrazione comunale e dalla pagina Facebook del sodalizio. Oltre che da un altro sito web“dedicato”.

Ha affermato il sindaco Somma: “Questa associazione potrà collaborare con la nostra amministrazione in tante progettualità, incontrandosi con la mia persona una sera a settimana; anche dopo le 21”.

Antonio Somma plaude agli sforzi e all’entusiasmo dei responsabili di questo progetto. Intanto rivela: “Tra i nostri impegni amministrativi, provvederemo anche a ricostituire la Pro Loco; insieme, le due istituzioni si attiveranno in sinergia per attenzionare il territorio. La Pro Loco si occuperà di valorizzare la cittadina dal punto di vista culturale e turistico; il Centro, invece, si prodigherà per ciò che concerne l’aspetto economico”.

Dopo il breve intervento di Squillante e di Somma, e l’incoraggiamento da parte di Michela Amoroso, ha espresso le sue positive opinioni l’assessore Cavaliere. L’assessore ha ricordato il suo costante impegno al servizio della “sua” San Severino e ha ribadito che “Il commercio, assieme alla rivalutazione della cittadina, è tra le priorità della programmazione che interessa la mia persona”.

Entusiasta di poter attuare qualcosa di concreto, per incentivare gli acquisti “di qualità” e “made in Mercato San Severino”, è anche la presidente Lambiase. Che afferma, nel suo discorso di presentazione: “In questo momento senza precedenti, in cui abbiamo visto chiudere tante attività e dove tante altre sono a rischio chiusura, abbiamo sentito la necessità di unirci e costituire un’associazione; questo per mettere insieme idee e progetti che ci aiutino a rivalutare le nostre realtà”.

Ciò che è successo – dichiara la Lambiase – non deve avvilirci; anzi, dobbiamo trarre forza da tutto questo”. “Noi sogniamo una città in fermento – è il senso dell’intervento della presidente – e se collaboriamo S. Severino potrà essere il fulcro della Valle Irno”. Secondo la commerciante, tutti (bambini, giovani, coppie, anziani) devono sentirsi “accolti” e stare bene in città; quindi il centro commerciale dovrà creare kermesse che invoglino tutti a visitare le bellezze della zona. Che è “piena di storia”.

Altri elementi fondanti dell’associazione sono: rappresentare e tutelare gli interessi degli aderenti (per “fare rete”, per “essere sistema”); dirimere eventuali controversie tra gli esponenti della categoria; creare occasioni di riflessione e di azione. Con l’attenzione alle aree periferiche, verso tutte le frazioni.

A conclusione dell’incontro, la rappresentanza di esercenti ha tenuto a ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale; la polizia municipale e le forze dell’ordine (specialmente nella persona del comandante dei vigili urbani Giancarlo Troiano); la Protezione Civile (Epi – Emergenza pubblica Irno) e, infine, una menzione è andata a Mino Boccia e all’avvocato Andrea Torre – per la consulenza legale e per la realizzazione dello statuto. A mo’ di chiosa finale, il meeting si è “sciolto” con l’augurio – prima di tutto – di una ripresa dal punto di vista sanitario e/o della sicurezza, della salute. E poi con gli auspici che i tenutari delle rivendite aderiscano in tanti all’associazione. Senza competizione e/o eccessiva concorrenza. Quest’ultima, infatti, è importante; fondamentale – per essere stimolati a “fare di meglio” e per “migliorare i servizi” – ma non deve inficiare i rapporti e la solidarietà tra i concittadini o i colleghi.