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Cava5Stelle: no al passaggio dall’Ausino alla Gori

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Cava5Stelle: no al passaggio dall’Ausino alla Gori

Appello del Movimento Cava5Stelle contro il probabile passaggio dall’Ausino alla Gori, in seguito alla riperimetrazione degli Ato

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Mercoledì 11 marzo si apre in consiglio regionale il dibattito sulla riorganizzazione del servizio idrico integrato e la sua nuova disciplina. La proposta in discussione vede la riperimetrazione degli Ato con lo spostamento di comuni in Ato diverse da quelle precedenti. Il Comune di Cava de’ Tirreni secondo questa proposta contenuta nel disegno di legge in discussione rientrerebbe nell’Ato 3 Sarnese Vesuviano gestito dalla GORI e non più nell’Ato 4 Sele gestione Ausino.

Il Movimento Cava5stelle lancia un appello alla mobilitazione generale di tutti i cittadini Cavesi e dei responsabili istituzionali in primis al Consigliere Regionale Giovanni Baldi nella sua figura sia di membro del Consiglio Regionale che di appartenente alla attuale maggioranza di governo, in scadenza per le prossime elezioni regionali. “Si esortano anche il sindaco Marco Galdi e la Presidente dell’Ausino Matilde Milite, ognuno per la propria competenza e ruolo, a chiarire alla cittadinanza le proprie posizioni in merito alla riparametrizzazione ed allo spostamento all’Ato 3 del nostro comune e di esercitare tutte le dovute azioni e pressioni sul Consiglio Regionale e sugli organi decisori affinchè sia rivista la scelta ed il comune di Cava resti nel suo ambito di riferimento naturale, il bacino idrografico del Sele Ato 4“.

Ausino Ato riperimetrazioneIl gruppo dei Cinque stelle sottolinea che il passaggio dall’Ausino alla Gori rappresenterebbe un costo non indifferente per i cittadini: “Ricordiamo a tutti che la città di Cava è già stata penalizzata rispetto ai servizi offerti e tagliati alla popolazione come quelli della Sanità, della Giustizia, Inps, Trasporti ecc.. A nulla valga la ridefinizione tariffaria da farsi successivamente secondo quanto previsto dalla nuova disciplina, ciò che vale è l’atto regionale e le convenzioni con i comuni che si firmeranno. La città ha già pagato un prezzo altissimo e risulta terra di conquista nelle scelte politiche regionali, è ora di dire BASTA”.

Infine, tutti i cittadini vengono invitati dai pentastellati “Ad  agire sui Consiglieri Regionali e parlamentari di riferimento a dire NO a questo spostamento del comune di Cava nell’Ato 3 in discussione per mercoledì mattina al Consiglio Regionale”.

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