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Cava, prevenzione e lotta attiva in materia di incendi boschivi

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Cava, prevenzione e lotta attiva in materia di incendi boschivi

Cava de’ Tirreni, sempre più attenzione alla prevenzione sul territorio in materia di incendi. La Protezione Civile sempre più attiva nella lotta di incendi boschivi dolosi e accidentali

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Cava de’ Tirreni, nel pieno dell’estate gli incendi boschivi sono all’ordine del giorno. Una vera e propria piaga che si ripete ogni anno a causa della mano dell’uomo. La dolosità degli incendi aumenta e gli enti pubblici tentano, tra volontari e attivisti, di operare nella difesa dell’ambiente e della salvaguardia del cittadino. 

cavaCava, ‘Città dei portici’, è stata vittima lo scorso anno di sei focolai provocati dolosamente su Monte Finestra, tra le catene montuose più conosciute del territorio.

In tanti si sono attivati, non solo gli enti pubblici come la Protezione Civile, ma un gruppo di volontari della località Contrapone di Passiano (frazione di Cava), guidato da Antonio Senatore, detto ‘il guardiano’, in quanto abitante della parte più alta della città. Due squadre di volontari hanno placato definitivamente il fuoco dopo ben sei ore di duro lavoro.

cavaQuesto è solo uno dei tanti esempi che i volontari della Protezione Civile, e non solo, svolgono quasi ogni giorno, in continua allerta su segnalazioni di qualsiasi tipo riguardo l’ambiente. Domenica 24 luglio un incendio si è propagato in pieno Parco Diecimare, la Protezione Civile comunale diretta dal dott. Giuseppe Ferrara si è immediatamente attivata e due squadre A.I.B. del Gruppo cavese, coordinato da Francesco Loffredo, si sono mossi rapidamente per spegnere le fiamme.

A distanza di poche ore, un’altra segnalazione in località Santa Maria a Toro, nei pressi del Castello di Sant’Adiutore, con la collaborazione dei Vigili del Fuoco di Salerno per un incendio nella pineta. Lunedì 25 luglio , in via Gaetano Cinque nella fazione San Cesareo, una pattuglia della Polizia Locale della sezione Ambiente   notava un vasto incendio che avrebbe causato danni irreparabili se non si fosse intervenuti rapidamente, a causa del forte vento.

cavaVogliamo ricordare che dal 11 novembre del 2000, è stata attivata la legge n. 353 del Codice Penale, per la prima volta, è riconosciuto dal legislatore come reato autonomo. Chiunque provochi un incendio su boschi, e foreste propri o altrui, è punito con la reclusione da 4 a 10 anni. Se l’incendio è cagionato per colpa, la reclusione va da 1 a 5 anni. Le pene sono, inoltre, aumentate della metà se l’incendio induce un danno grave, esteso e persistente all’ambiente. La nuova disposizione infligge pene molto più severe rispetto al passato, quando il massimo della reclusione prevista era di 7 anni.

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