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Cava, la ribellione dei Comitati Uniti in difesa dell’Ospedale

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Cava, la ribellione dei Comitati Uniti in difesa dell’Ospedale
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“Il diritto alla salute non ha confini, salviamo l’Ospedale di Cava de’ Tirreni”: è questo lo slogan dei Comitati Uniti Cava-Vietri-Costa d’Amalfi

I Comitati Uniti Cava-Vietri-Costa d’Amalfi in difesa dell’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni chiedono l’intervento dei Sindaci di tutta la zona per dare risposte ai bisogni socio-sanitari della popolazione. Di seguito il comunicato firmato dal portavoce Giorgio De Rosa:

“Piano di Zona S2 fallito e Ospedale di Cava ormai smantellato – mentre imperversa la drammatica escalation dei contagi su tutto il nostro territorio. Il nostro pare dopo mesi di sensibilizzazione e protesta…trovando dinanzi a Noi un muro di gomma:

Si è tardi… perché la chiusura del reparto di Rianimazione, già avvenuta, rappresenta una mutilazione grave per l’Ospedale di Cava de’ Tirreni e la presenza di un rianimatore, non più assicurata h/24, potrebbe essere causa di perdite di vite umane in caso di emergenze con risvolti gravi per il territorio di Vietri e Costiera.

Chiediamo quindi l’intervento dei Sindaci di tutta la zona, perché convochino urgentemente la Conferenza dei Sindaci affinché’, come autorità sanitaria, apra un tavolo con gli organi competenti per porre fine a questi tagli e per dare risposte ai bisogni socio-sanitari della popolazione.

Non sarà tardi se i Sindaci finalmente affiancheranno i cittadini! Non sarà tardi se i cittadini saranno numerosi, decisi ed uniti in una vera protesta per i diritti alle cure senza farsi strumentalizzare dalla politica.

Finché avremo Voce non ci arrenderemo dal difendere il diritto alla salute di oltre 38mila persone di Dragonea – Vietri e della vicina Costiera Amalfitana. A tutti chiediamo partecipazione attiva in questa lotta per la Vita che ha assunto connotati drammatici. Solo Uniti difenderemo la nostra dignità. Avanti!