Rabbia per la figlia del dottor Antonio De Pisapia, il medico di base scomparso a causa del Coronavirus. Il Sindaco di Cava de’ Tirreni però smentisce e fa chiarezza

A Cava de’ Tirreni si piange la morte di 5 persone a causa del Coronavirus. L’ultima, in ordine cronologica, è stata quella del dottor Antonio De Pisapia, deceduto nel pomeriggio di lunedì all’ospedale “Ruggi” di Salerno all’età di 63 anni.

Nella situazione di lutto, c’è chi affida ai social per ‘raccontare’ il dolore di questa tragedia. È il caso della figlia Carla: la donna si sfoga in quanto sarebbe ancora in attesa di un tampone, dopo la positività del papà al Covid-19. “Oltre il danno anche la beffa – scrive la ragazza – Mio padre è morto e devono ancora farmi il tampone. Sono stata una ragazza responsabile, mi sono tenuta lontana da te ed è stato molto difficile, spero che potrai perdonarmi per questo“.

“Adesso penso che avrei potuto rischiare – continua la donna – infrangere le regole per averti potuto riabbracciare un’ultima volta. La mia responsabilità mi ha salvata e mi ha permesso di poterti venire a salutare adesso. Credevo di aver già conosciuto il dolore e di aver subito tante cattiverie ma Dio ha voluto anche questo per me“.

Servalli replica: “Il tampone è stato effettuato”

Immediata è arrivata la replica del Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli: “Una situazione particolare. Mi sono interfacciato con il dottore Baldi del dipartimento di Protezione e mi ha assicurato che il tampone sulla figlia del dottore De Pisapia è stato effettuato e ha dato esito negativo. Forse la ragazza fa riferimento ad un possibile secondo tampone di verifica, ma il primo test le è stato sottoposto il giorno dopo il ricovero del padre, a fine marzo“.