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Cava de’ Tirreni: una città aperta ai nemici

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Cava de’ Tirreni: una città aperta ai nemici

Cava de’ Tirreni è la città che ha dato i natali a Lucia Apicella, nota ai più come Mamma Lucia, donna straordinaria, vissuta negli anni più bui che colpirono l’Italia dalle Grandi Guerre. Una mamma per tutti, soprattutto per i nemici, i tedeschi, che hanno “violentato” il nostro bel paese, non risparmiando neanche la “Piccola Svizzera”. Una donna di elevata misericordia che ha raccolto con cura e amore i resti dei soldati, quegli stessi soldati che si sono dimostrati feroci con i più deboli.

Così il sindaco Marco Galdi, questa mattina ha voluto raccontare ai presenti, ciò che spesso viene dimenticato, la misericordia, il perdono. Ultimamente lo stiamo dimenticando troppo spesso, vedasi il caso Priebke, ex militare tedesco, capitano delle SS, durante la Seconda Guerra Mondiale, condannato all’ergastolo per aver partecipato alla pianificazione ed alla realizzazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Dalla sua morte, avvenuta pochi giorni fa, è stato un crescendo di polemiche, di rabbia, su dove dare giusta (…) sepoltura alla salma dell’ex militare. Scontri, tafferugli, insulti, sputi sul carro funebre ad Albano Laziale, dove si stavano celebrando i funerali, fermati proprio a causa del disagio.

Marco Galdi ha così fatto sapere questa mattina, di aver scritto una lettera al Presidente del Consiglio Enrico Letta, nella quale offriva la disponibilità alla cremazione del feretro di Erich Priebke. Una nota resa pubblica soltanto oggi, per placare le voci “sottobanco” che, appresa questa notizia segreta, indicavano con insistenza il sindaco come neofascista. La salma è ora in un posto segreto, al sicuro. Ogni discussione sul se e sul dove tenere la sepoltura, non dovrebbero esporla ad eventuali iniziative pericolose. Dietro questo gesto privo di speculazioni o letture strumentali, vi è un gesto che può essere condiviso o meno, ma che in realtà è legato alla storia di Cava de’ Tirreni, a Mamma Lucia. Proprio lei che ha lasciato in eredità ai cavesi, e non solo, il sentimento del Perdono, della Misericordia. “Perché anche il peggiore degli uomini, agli occhi dei suoi simili, ha il diritto all’atto della sepoltura”.