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Cava de’ Tirreni, un responsabile per l’integrazione lavorativa dei disabili

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Cava de’ Tirreni, un responsabile per l’integrazione lavorativa dei disabili

Cava de’ Tirreni, individuato all’interno dell’Amministrazione comunale un responsabile per l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità

Cava de’ Tirreni, nell’ambito delle politiche sociali e della piena integrazione al lavoro delle persone con disabilità nell’Amministrazione comunale, la Giunta ha individuato il dirigente del I Settore, Francesco Sorrentino, quale responsabile dei processi di inserimento.

A tal fine, il responsabile dovrà curare i rapporti con il Centro per l’Impiego, territorialmente competente, per l’inserimento lavorativo dei disabili, nonché con i servizi territoriali per l’inserimento mirato. Predisporre, sentito il medico competente della propria amministrazione ed eventualmente il comitato tecnico, gli accorgimenti organizzativi e proporre, ove necessario, le soluzioni tecnologiche per facilitare l’integrazione al lavoro anche ai fini dei necessari accomodamenti ragionevoli di cui all’articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216. Verificare l’attuazione del processo di inserimento, recependo e segnalando ai servizi competenti eventuali situazioni di disagio e di difficoltà di integrazione.

“Nel campo delle politiche sociali e di inclusioneafferma il Sindaco Servallistiamo facendo un lavoro straordinario. Nessuno resti solo, non è uno slogan utilizzato in campagna elettorale, ma un preciso impegno che stiamo portando avanti per Cava de’ Tirreni, giorno per giorno, con forza e non senza difficoltà, che ben si possono immaginare, soprattutto per la cronica carenza di fondi, nei confronti delle persone con disabilità, che vivono nel disagio, cercando di abbattere ogni barriera culturale, oltre che architettonica. L’individuazione di un responsabile per l’inserimento lavorativo è un ulteriore passo in questa direzione affinché anche la macchina comunale, nella quale proprio in questi giorni sono approdati tante persone con disabilità alla fine del percorso concorsuale, sia adeguata a tali esigenze”.