Home Territorio Cava de' Tirreni Cava de’ Tirreni, due persone denunciate per violazione del DPCM

Cava de’ Tirreni, due persone denunciate per violazione del DPCM

0
Cava de’ Tirreni, due persone denunciate per violazione del DPCM
Google Maps

Due persone sono state denunciate a Cava de’ Tirreni per violazione delle norme previste dal DPCM sull’emergenza Coronavirus

Oggi pomeriggio, venerdì 13 marzo, agenti della Polizia Municipale di Cava de’ Tirreni hanno denunciato all’Autorità giudiziaria due persone sedute su una panchina in viale Garibaldi che non sono state in grado di giustificare la loro presenza in strada, contravvenendo alle norme sugli spostamenti contenute nei decreti della Presidenza del Consiglio dei ministri e delle Ordinanze della Presidenza della Giunta Regionale. I provvedimenti adottati dalla Polizia Municipale si inseriscono nell’ambito dell’intensificazione dei controlli volti a contenere la diffusione del contagio coronavirus Covid-19.

Di seguito l’Ordinanza n. 15 del 13 marzo 2020 che disciplina gli spostamenti in Campania:

1. Con decorrenza immediata e fino al 25 marzo 2020, su tutto il territorio regionale è fatto obbligo a tutti i cittadini di rimanere nelle proprie abitazioni. Sono consentiti esclusivamente spostamenti temporanei ed individuali, motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute.
2. Ai sensi della presente ordinanza, sono considerate situazioni di necessità quelle correlate ad esigenze primarie delle persone, per il tempo strettamente indispensabile, e degli animali d’affezione, per il tempo strettamente indispensabile e comunque in aree contigue alla propria residenza, domicilio o dimora.
3. E’ consentita la presenza di un accompagnatore esclusivamente nei seguenti casi:
– di spostamento per motivi di salute, ove lo stato di salute del paziente ne imponga la necessità;
– di spostamento per motivi di lavoro, purché si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare e in relazione al tragitto da/per il luogo di lavoro di uno di essi.
4. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente provvedimento è punito, ai sensi dell’art.650 del codice penale, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro.
5. La trasgressione degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta, altresì, per l’esposizione al rischio di contagio del trasgressore, l’obbligo di segnalazione al competente Dipartimento di prevenzione dell’ASL e l’obbligo immediato per il trasgressore medesimo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni, con divieto di contatti sociali