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Cava de’ Tirreni, finanziato con 6,6 milioni di euro il Borgo Maddalena

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Cava de’ Tirreni, finanziato con 6,6 milioni di euro il Borgo Maddalena

Finanziato con i fondi del Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale della Regione Campania, la realizzazione di “Borgo Maddalena”, con un importo di 6.667.924,62 di euro

Il progetto di rigenerazione urbana riguarderà la completa riqualificazione dell’ex campo prefabbricati in località Maddalena, ed è risultato secondo classificato nella graduatoria della linea A per i fondi PNEA. La partecipazione al bando regionale nel 2020 fu avviata dall’ex Assessore al Governo del Territorio, Giovanna Minieri e dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Nunzio Senatore, con un progetto innovativo che prevede il recupero dell’area prefabbricati di circa 12.000 metri quadrati, nella quale sono previsti la costruzione di 52 alloggi, di cui 46 sono destinati ad edilizia sociale per la salvaguardia della coesione sociale, la riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati e che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato, mentre i restanti 6 ad edilizia sovvenzionata (diretta alla realizzazione di alloggi con finanziamenti a totale copertura del costo delle opere, da parte di Enti pubblici, in particolare, dall’Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale ACER e dai Comuni).

Le dichiarazioni

Una progettazione innovativa, di alto profilo non solo architettonico ma anche sociale – afferma il Sindaco Vincenzo Servallie che dimostra la grande valenza e professionalità del gruppo di progettazione del Settore Urbanistico e degli Assessorati interessati. Un ottimo risultato che riqualificherà un’area degradata da oltre trent’anni e che si aggiunge ai progetti di recupero degli ex campi di prefabbricati di San Pietro e Santa Lucia, già finanziati e prossimi alla realizzazione, che diventeranno parchi urbani”.

Borgo Maddalena non sarà solo alloggi con tecniche costruttive innovative, ma anche spazi ricreativi e sportivi, con orti urbani e serre condominiali, socio-culturali con laboratori e un teatro all’aperto e anche lavorativi che saranno caratterizzati dalle “Case/Putea” attività commerciali di vicinato e di artigianato di servizio alla residenza. Nei locali condominiali si potranno attivare  i servizi di portierato sociale, per il custode e il fattorino di quartiere, il fattorino di quartiere. Un nuovo concept abitativo che si inserisce perfettamente nel contesto collinare e paesaggistico del territorio circostante e che prevede anche il recupero del bosco adiacente.