Home Territorio Cava de' Tirreni Cava, scossa dal Comune: Vincenzo Servalli azzera la Giunta

Cava, scossa dal Comune: Vincenzo Servalli azzera la Giunta

0
Cava, scossa dal Comune: Vincenzo Servalli azzera la Giunta

Il blitz di ieri a Cava de’ Tirreni coinvolge anche la politica metelliana e il Sindaco Vincenzo Servalli ha deciso in maniera drastica di azzerare la Giunta

Cava de’ Tirreni ieri mattina si è svegliata con il blitz delle Forze dell’Ordine che ha fermato ben 52 persone di cui 17 sono state tratte in arresto. Il Procuratore Capo, Corrado Lembo, in conferenza, ha parlato di “politica cavese implicata nella camorra”, gettando nello sconforto Palazzo di Città.

Quest’oggi, il Sindaco Vincenzo Servalli, attraverso un comunicato, ha deciso di azzerare la Giunta Comunale e ritirato le deleghe ai Consiglieri. Queste le sue motivazioni:

Nella giornata di ieri, il Procuratore Capo della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo, nel commentare la imponente operazione volta a sgominare fenomeni di criminalità organizzata, molto gravi, emersi nella nostra città, operazione di cui ancora una volta ringrazio la Magistratura e le Forze dell’Ordine, ha fatto esplicito riferimento ad allarmanti relazioni di questi criminali con le Forze di Polizia ed esponenti delle Istituzioni locali.

Il Procuratore Lembo – continua Servalli – è persona di grande esperienza e professionalità, per cui il suo allarme non può essere ignorato. Allo stato attuale, nessun esponente della nostra amministrazione è stato raggiunto da alcun provvedimento della Magistratura, ciò nonostante ritengo doveroso da parte mia, insieme ai miei collaboratori, avviare una riflessione attenta sul monito lanciato dalla Procura a cui confermo la massima disponibilità e collaborazione“.

Ho deciso, pertanto, di azzerare la Giunta comunale e di ritirare le deleghe ai Consiglieri comunali, nella consapevolezza che questa Amministrazione si è voluta, vuole e vorrà distinguersi innanzitutto per la trasparenza e l’onestà dei comportamenti, valori a cui ho permeato tutta la mia vita, ha concluso il Primo Cittadino.