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Carlo Zara attacca Di Cunzolo, la risposta della sindaca non si fa attendere

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Carlo Zara attacca Di Cunzolo, la risposta della sindaca non si fa attendere

Carlo Zara attacca sulla questione Di Cunzolo e sulle nuove linee guida del Puc. La risposta di Cecilia Francese non si fa attendere

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Tramite una nota stampa, Carlo Zara, presidente dell’associazione Battipaglia Nostra, ha sferrato un violento attacco all’amministrazione Francese, asserendo che Di Cunzolo condiziona fortemente l’operato della maggioranza e della sindaca, soprattutto in relazione alle nuove linee guida del Puc.

«Come si può intendere – dice nella nota Carlo Zara –  il suo volere pretestuosamente contestare il lavoro, lungamente pagato, dell’architetto Di Cunzolo? E non lo fa da privato cittadino, ma lo fa come titolare di un potere che nessuno a Battipaglia gli ha mai conferito». assunzione Carlo Zara

Il presidente di Battipaglia Nostra però non si ferma qui e dice: «Ora appare palese a tutti che una persona sotto processo per reati gravissimi sul piano edilizio, dovrebbe esimersi dall’esprimere giudizi sul Puc e sul lavoro svolto da altri. E in particolar modo dovrebbe evitare di indicare linee programmatiche sul futuro sviluppo di Battipaglia e su come dovrebbero essere definite».

La risposta della sindaca Cecilia Francese non si è fatta attendere. Le sue parole sono state infatti quasi lapidarie: «Penso che Zara abbia letto soltanto i titoli dei giornali e quelli sono alla base delle sue dichiarazioni – dice la sindaca di Battipaglia – avrebbe dovuto leggere anche il resto dell’intervista rilasciata dall’architetto Di Cunzolo, perché da lì si può evincere il contrario di quello che Zara afferma.»

Nello specifico, il riferimento della sindaca è all’articolo “Il Puc di Alvisi? Un bel disegno, ma costerebbe un miliardo” pubblicato sull’edizione odierna del quotidiano La Città a firma di Carmine Landi. La prima cittadina, infatti, ha sottolineato come sia evidente da questa intervista che Di Cunzolo condivide molti argomenti con Alvisi, ad esempio la non aggressione di ulteriore suolo o la riqualificazione della fascia costiera. In quest’ottica il protocollo d’intesa firmato con gli altri comuni, ferma restando l’idea – coltivata già dal 2009 – di un Puc economicamente sostenibile.

La sindaca ha chiesto poi chiarezza: «Ormai le persone che devono gettare fango sulla nostra amministrazione sono sempre le stesse, non ci scalfiscono. Stiamo cercando di modificare un sistema vecchio e vecchio è per me questo buttar fango gratuito su una figura. È il caso che piuttosto che attacchi pretestuosi, siano fatti riferimenti specifici a fatti e situazioni, altrimenti si tratta di attacchi gratuiti e quindi insensati: siano fatti i nomi e denunciate le circostanze, ma non si parli di interessi .»

 

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