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Cariello: “l’area PIP cresce, nonostante gli impedimenti e l’invito a non applicare i regolamenti”

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Cariello: “l’area PIP cresce, nonostante gli impedimenti e l’invito a non applicare i regolamenti”

Taglia corto sulle polemiche il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, in relazione all’assegnazione di un lotto in area PIP che ha seguito quanto previsto dal regolamento e con tanto di certificazioni  degli uffici e procedure rispettate

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«L’azione politica di un amministratore, di maggioranza o di opposizione, dovrebbe essere improntata al bene comune ed al rispetto di leggi e regolamenti. Evidentemente non è così per il consigliere solitario Damiano Cardiello, che ancora una volta non perde occasione per gettare fango sulla città, lanciare ombre sulla nostra area industriale che sta recuperando il terreno perduto nel periodo in cui Cardiello era distratto e taceva ed invitare a non applicare un regolamento».

Taglia corto sulle polemiche il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, in relazione all’assegnazione di un lotto in area PIP che ha seguito quanto previsto dal regolamento e con tanto di certificazioni degli uffici e procedure rispettate. «Non so se invitare a non seguire un regolamento abbia rilievi penali, ma rimane un’azione inquietante da parte di Cardiello – dice ancora il sindaco di Eboli -. Anche perché stiamo parlando del futuro della città e di tanti disoccupati, di un’area PIP finalmente capace di attirare investitori e garantire produzioni ed occupazione, contribuendo allo sviluppo del territorio».

Il primo cittadino ricorda alcuni dati, per chiarire le idee a chi fosse stato distratto. «Nell’ottobre 2015 l’area PIP aveva 91 lotti, di cui 86 assegnati a 56 aziende, ma solo 32 titolari del permesso di costruire e di ogni altra autorizzazione e solo 23 aziende realmente operative. Dopo appena 14 mesi, grazie al lavoro meticoloso del Settore e dell’assessore Manzione, i dati sono finalmente diversi». Sono stati sottoscritti atti di assegnazione per 11 lotti a 6 aziende, per un ricavo complessivo per il Comune di 1.800.000 euro, previste 200 unità lavorative. Sono stati risolti 5 su 6 contenziosi in danno del Comune, avviati 15 procedimenti di decadenza per altrettante aziende assegnatarie risultate inadempienti. Dopo anni di stallo, si è conclusa la procedura e sono state sdemanializzate le ex canalette irrigue per un totale di 49.000 metri quadri.

«La nuova collaborazione avviata con la Società Consortile – spiega il sindaco Massimo Cariello – ci consentirà di evitare contenziosi e tensioni, gli obiettivi si raggiungono attraverso una
seria pianificazione che tenga conto delle necessità del territorio, degli imprenditori e dei lavoratori. La situazione che avevamo trovato era sconfortante: lotti assegnati, ma inutilizzati ed una
sdemanializzazione non realizzata. Tutto questo in soli 14 mesi, occorreva solo impegno e passione, superando le inutili e stupide uscite di chi è roso dalla disperazione della solitudine ed ancora non sa darsi pace per le continue bocciature elettorali».

Senza riprendere le polemiche, sui temi dello sviluppo interviene anche l’assessore comunale alle attività produttive, Maria Sueva Manzione: «E’ un risultato che guarda allo sviluppo, ma punta anche a garantire introiti finanziari alle casse del Comune. Abbiamo affrontato il problema con impegno, verificando ogni criticità ed inquadrando immediatamente le migliori soluzioni possibili per la città e per gli investitori. Pensiamo davvero che sia una scommessa vinta, ma che soprattutto ci consenta di programmare quello sviluppo che gli ebolitani ci chiedono, a partire dalle famiglie e dai giovani».

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Classe 1993, Laureata con lode in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Salerno, discutendo una tesi dal titolo "Aspetti dello sperimentalismo ovidiano: ars amatoria e remedia amoris". Attualmente impegnata nel corso di laurea magistrale in Filologia moderna. «M’abbandono all’adorabile viaggio: leggere, vivere dove guidano le parole», afferma Paul Valery e allo stesso modo, appassionata di lettura e di scrittura, credo fermamente nell'importanza e nella capacità persuasiva delle parole. Scrivere, per me, significa condividere: partecipare insieme, offrire del proprio ad altri, un'esperienza che affratella e, se vissuta da più punti di vista, più ricca, fertile di discernimento, di emozione comunicante, tutto ciò che la collaborazione con il team di Zerottonove, sono sicura, mi donerà. Propositiva, caparbia, sono attratta dalla possibilità di arricchire sempre più il mio bagaglio culturale, abbracciando qualsiasi esperienza che, nei limiti del possibile, si presenti, mai rinunciando a priori, perché ogni esperienza potrebbe essere un'occasione di svolta.