Home Cronaca Carenze sanitarie nella Casa Circondariale, Asl: “No irregolarità”

Carenze sanitarie nella Casa Circondariale, Asl: “No irregolarità”

0
Carenze sanitarie nella Casa Circondariale, Asl: “No irregolarità”

Carenze sanitarie nella Casa Circondariale, secondo le verifiche disposte dall’Asl l’assistenza ai detenuti e la retribuzione del personale sono del tutto regolari 

In riferimento alla visita della Commissione consiliare della Regione Campania presso la Casa circondariale di Salerno – avvenuta nella prima metà di agosto – e alle presunte carenze sanitarie riscontrate nell’assistenza ai detenuti, la Direzione dell’Asl di Salerno ha provveduto a verificare presso le competenti strutture aziendalila veridicità di quanto comparso in alcune testate giornalistiche in data 19 agosto“.

carenze sanitarie

Come si legge nella precisazione diffusa a mezzo stampa dal manager Squillante, “abbiamo ricevuto nota del referente aziendale della Medicina Penitenziaria, dott. Adamo Maiese, che allega la relazione in merito del dirigente medico responsabile della Casa circondariale di Salerno, dott. Giovanni Di Cunzolo, nella quale viene risposto punto per punto alle presunte carenze“.

[ads2]

Rispetto ai ritardati pagamenti – si legge – ci viene specificato che il ritardo di 7 mesi non è relativo al personale della Casa Circondariale, ma di altro Istituto penitenziario, e che le retribuzioni del personale avvengono con la medesima regolarità di quando la Sanità penitenziaria veniva gestita dal Ministero di Grazia e Giustizia“.

Inoltre, secondo l’Asl di Salerno, i farmaci vengono regolarmente somministrati ai detenuti, e i problemi dei reclusi con problemi diabetici o cardiovascolari vengono gestiti con la dovuta attenzione da parte del personale medico e parasanitario.

Il direttore generale Antonio Squillante, in merito, dichiara: “Nonostante la mole enorme di problemi che siamo costretti quotidianamente ad affrontare, questa Direzione non lascia indietro nessuno e si occupa con la medesima attenzione di persone con problemi di salute che già vivono una condizione disagiata”.