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Capaccio Paestum, Palazzo di Città diventa polo scolastico. Approvato il progetto

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Capaccio Paestum, Palazzo di Città diventa polo scolastico. Approvato il progetto

La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo che prevede l’adeguamento dello stabile che oggi ospita gli uffici comunali al fine di consentire l’utilizzo della struttura quale Polo scolastico di Capaccio

L’attuale Palazzo di Città, a Capaccio capoluogo, diventerà un Polo scolastico, ospitando le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado. La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo che prevede l’adeguamento dello stabile che oggi ospita gli uffici comunali al fine di consentire l’utilizzo della struttura quale Polo scolastico del Capoluogo.

I lavori, per un importo complessivo di 780mila euro, saranno finanziati a valere sulle risorse del POR Campania FESR 2014-2020.

Il progetto prevede, per la scuola dell’Infanzia, la realizzazione anche di un refettorio e di un’area giochi, mentre per le scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado sono previsti anche un’aula multimediale e un laboratorio.

Inoltre, tra i vari interventi di adeguamento, è prevista anche la realizzazione di un ascensore per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

«Finalmente, riusciremo a dare ai giovani del Capoluogo, dai più piccoli ai più grandi, uno spazio unico per lo svolgimento delle attività didattiche. – afferma il Sindaco, Franco Palumbo – I nostri ragazzi studieranno in ambienti moderni e sicuro. Quando c’è convergenza di intenti e sintonia, le cose avvengono più rapidamente e con più efficienza. È questa la politica del fare, del #farebene per i cittadini, partendo dalla base della piramide, quella dei giovani ».

«Questa riorganizzazione – aggiunge l’assessore alla Pubblica Istruzione, Franco Sica – doterà Capaccio capoluogo di una struttura scolastica degnata di essere chiamata tale. Tale decisione è stata subito sposata dalla Dirigente scolastica, Sofia Pepe, e condivisa dalle famiglie dei ragazzi che hanno condiviso, nel corso di un incontro pubblico fatto nelle settimane scorse, la scelta di collocare in un’unica sede le scuole».