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Capaccio Paestum, al via i lavori per la banda ultralarga

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Capaccio Paestum, al via i lavori per la banda ultralarga

Grazie all’Accordo di Programma siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania, anche il territorio di Capaccio Paestum sarà totalmente dotato della banda ultralarga. Destinatarie di questo nuovo intervento saranno le cosiddette “zone bianche”

Sono iniziati nella mattinata odierna i lavori per la realizzazione della Banda Ultra Larga nelle cosiddette “zone bianche” del territorio comunale di Capaccio Paestum, ovvero quelle aree considerate “a fallimento di mercato” perché costruire un’infrastruttura è più complesso e non redditizio per le aziende dato che il numero di connessioni alla rete non basterebbe a coprire i costi.

Tale intervento rientra nell’ambito dell’Accordo di Programma siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico  (MISE) e la Regione Campania per la realizzazione della rete in fibra ottica in tutte le aree cosiddette “bianche” della Regione Campania, tra le quali rientrano proprio alcune aree del territorio di Capaccio Paestum. Successivamente, l’Ente ha approvato nei mesi scorsi la convenzione con la società Infratel Italia Spa, soggetto attuatore del Piano Nazionale Banda Larga.

A posare materialmente la fibra ottica in modalità FTTH (cioè la fibra direttamente all’interno delle abitazioni) e FWA (Fixed Wireless Access) sarà la società Open Fiber Spa,mentre il piano di cablaggio prevede la copertura di circa 1400 unità immobiliari dislocate tra Capaccio Scalo, Ponte Barizzo e Laura.

“Sempre più servizi per la nostra comunità” -evidenzia il Sindaco, Franco Palumbo- “attraverso questo intervento che consentirà di raggiungere anche quelle aree del nostro territorio non raggiunte dalla rete veloce. Oggi più che mai, visto che tutto viaggia  con le nuove tecnologie dell’informazione, è indispensabile lavorare in questa direzione. Siamo soddisfatti che ancora una volta, dunque, i fondi europei vengano spesi nell’interesse dei cittadini per offrire alle comunità locali importanti servizi.”

“Con questo intervento andremo a diminuire il digital divide” – aggiunge Daniele Autieri, ingegnere di Open Fiber Spa – “e l’assenza di connettività nelle aree meno popolate, garantendo così l’accesso alla banda ultralarga anche agli operatori minori.”