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Campania verso la conferma in zona gialla ma De Luca frena gli entusiasmi

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Campania verso la conferma in zona gialla ma De Luca frena gli entusiasmi
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Indice di contagio in Campania inferiore ad 1, si va verso la conferma in zona gialla ma il Governatore De Luca frena gli entusiasmi: “Probabilmente in arancione”

La Campania, secondo i dati emersi dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità,  dovrebbe rimanere in zona gialla come buona parte del Meridione. A riportare la notizia è il sito web fanpage.it.

Molte regioni rischiano, nella giornata di oggi, di ritrovarsi in zona arancione come Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte mentre l’Abruzzo potrebbe passare da zona arancione a zona rossa, dove si trova già Bolzano, con la Valle d’Aosta (e forse la Sardegna) che invece potrebbe entrare in zona bianca.

L’indice di contagio della Campania non dovrebbe infatti superare la fatidica quota 1.0 confermando dunque la zona gialla. I dati sui posti letto occupati negli ospedali regionali è ancora ottimale ma, nei reparti delle terapie sub-intensive di Napoli, la situazione inizia a saturarsi.

La media di casi in regione si aggira attorno ai 1.500 casi quotidiani, e il rapporto tra tamponi analizzati e nuovi positivi è oscillato nell’ultima settimana tra il 7% ed il 10%. Questi numeri dovrebbero comunque garantire alla Campania la zona gialla per un’altra settimana almeno.

Ma il Governatore De Luca frena gli entusiasmi. Nel corso di un’iniziativa a Salerno, il Presidente della Campania, nella mattinata di oggi, ha infatti comunicato -come riportato dal sito web salernotoday.it- un probabile slittamento in zona arancione.

Preoccupato per la nuova ondata del Covid-19, De Luca ha fatto anche sapere che due terzi degli ultraottantenni da vaccinare si sono già prenotati. Dei 304mila a cui spetta la somministrazione, 200mila hanno infatti aderito alla campagna vaccinale.

Poi ha rivolto un appello a tutti i campani: “Vi prego di parlare con parenti, amici e conoscenti ricoverati per Covid. Si sta diffondendo la voce che sia una bronchite: non è una bronchite. Quando si muore di Covid è una cosa atroce”.