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Campania, scuole nel caos: errori nella graduatoria docenti

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Campania, scuole nel caos: errori nella graduatoria docenti

Campania, scuole nel caos: errori nella graduatoria dei docenti. Contestazioni e sospetti sugli esiti dei concorsi. Proteste per convocazioni a porte chiuse

Campania, i docenti precari di tutta la regione, tra cui molti salernitani, sono sul piede di guerra per i ritardi dell’Ufficio scolastico regionale e quelli non ancora in ruolo hanno protestato per gli errori e le lungaggini.

Secondo quanto riporta La Città, il terreno di “scontro” è stato l’Ufficio scolastico di Avellino, dove sono in corso le convocazioni del concorso docenti 2018 per quanto riguarda la lingua spagnola e al sostegno. Fuori dal Provveditorato, oltre ai convocati, anche i tanti rimasti esclusi dalle graduatorie.

Sotto accusa le modalità con cui sono stati chiamati i docenti per firmare l’assunzione in ruolo. Le convocazioni sarebbero avvenute a porte chiuse e non in seduta pubblica. L’Ufficio scolastico provinciale di Avellino si è difeso con la motivazione di problemi di spazio. Ma, a far perdere la pazienza ai precari, sono state le presunte irregolarità riscontrate nelle graduatorie.

«I punteggi sono errati – sottolinea Rosita Barbella , una docente in attesa di entrare in ruolo – che hanno determinato una confusione totale e graduatorie che non rispecchiano la realtà. I docenti che avrebbero dovuto essere ai primi posti della graduatoria si sono visti scavalcare, senza nessun motivo, da altri, finendo così nei posti di rincalzo». Secondo i precari sarebbero stati fatti errori materiali al momento incomprensibili e riconosciuti, almeno per il momento, dalle stesse commissioni. Tutto ciò non è però servito a fare marcia indietro. Tra i vari disguidi anche uno di natura temporale: la graduatoria per il sostegno è stata pubblicata soltanto l’altra notte impedendo così di presentare ricorsi all’Ufficio scolastico regionale.

Il nuovo anno scolastico si preannuncia quindi di fuoco sul fronte del personale docente. Fioccheranno i ricordi al Tar e chi sarà stato immesso in ruolo attraverso le graduatorie contestate e finite nell’occhio del ciclone, potrà anche essere licenziato dalla giustizia amministrativa