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Campania, Covid-19: inizia la distribuzione delle mascherine alle farmacie

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Campania, Covid-19: inizia la distribuzione delle mascherine alle farmacie

La Regione Campania ha comunicato che da oggi si dà il via alla distribuzione alle farmacie campane delle prime 500 mila mascherine

Comincia da oggi la distribuzione alle farmacie della regione delle prime 500.000 mascherine acquistate dalla Regione Campania. Questo primo blocco, fa sapere il servizio stampa del Governatore Vincenzo De Luca, come da protocollo con Federfarma e Assofarma, sarà distribuito prioritariamente alle fasce deboli partendo dell’esenzione ticket, alle persone anziane, e a quelle che hanno terminato la quarantena.

Dall’inizio della settimana prossima poi, le mascherine saranno distribuite a tutte le 1.800 farmacie della Campania e, progressivamente, ai medici di famiglia, e quindi alle famiglie campane prima di renderne obbligatorio l’uso per tutti, all’esterno delle abitazioni, in vista dell’imminente Fase 2. La Regione, che ne acquisterà tre milioni, ha già avuto la disponibilità da Poste Italiane alla consegna diretta delle mascherine nelle prossime settimane.

L’articolazione della Fase 2

Il Presidente della Regione Campania De Luca sta quindi preparando gli ultimi paricolari della Fase 2 in Campania. Infatti, attraverso una nota, ha fatto sapere che: “Il Piano Regionale di screening dovrà coinvolgere centinaia di migliaia di nostri concittadini, nel corso delle prossime settimane. E’ un Piano ordinato, organizzato, non propagandistico, che sarà articolato in tre azioni.
 
a) Sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratori pubblici e l’Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l’uso dei tamponi. L’obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche.
 
b) Screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia;​soggetti che riprendono l’attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete…); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l’utenza etc.
In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati.
 
c) Screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi…). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia.