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Camerota, sequestrato depuratore: non era a norma di legge

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Camerota, sequestrato depuratore: non era a norma di legge

Sequestrato il depuratore di Licusati, a Camerota, perché non a norma. Indagate quattro persone, tra cui il sindaco Scarpitta

Il depuratore di Licusati a Camerota è stato sequestrato perché non a norma. L’indagine è stata condotta dagli uomini della capitaneria di Palinuro, su disposizione del Gip presso il Tribunale di Vallo della Lucania.

Tra gli indagati ci sono due amministratori e due funzionari  Tra questi, c’è anche il sindaco Mario Salvatore Scarpitta, l’ex sindaco Antonio Romano, Antonietta Coraggio vice sindaco di Vallo della Lucania, il responsabile a Camerota dell’ufficio tecnico e quello dell’ufficio lavori pubblici e demanio. I reati – come riporta InfoCilento – fanno riferimento a rilievi afferenti presunti scarichi abusivi in acque superficiali e sversamenti in mare avvenuti con il depuratore non in funzione.

Il sindaco Scarpitta ha dichiarato:

In data odierna ho ricevuto la notifica di un decreto di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania con riferimento all’impianto di depurazione della frazione Licusati. Il provvedimento è reso nell’ambito di un procedimento penale in cui, da quel che ho appreso, risulto indagato nella qualità di attuale Sindaco di Camerota in uno a chi mi ha preceduto e ai due responsabili che negli anni si sono alternati all’Ufficio Tecnico Comunale.

La tutela dell’ambiente, nonché la difesa dell’unico ed inimitabile patrimonio naturalistico di cui disponiamo è una delle missioni principali della squadra che mi onoro di rappresentare ed è per questo che in un periodo che è già di super-lavoro non ci risparmieremo neppure su questa vicenda per fare subito piena luce e provare l’estraneità a qualsivoglia condotta contestata”