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Camera di Commercio: qualità ambientale e produzioni certificate a Capaccio

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Camera di Commercio: qualità ambientale e produzioni certificate a Capaccio

Camera di Commercio Salerno: presentazione del modello di valutazione della qualità ambientale nei territori dove si svolgono processi produttivi

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Ieri, giovedì 29 gennaio 2015, presso la sede della Camera di Commercio di Salerno, è stato presentato il modello di valutazione territoriale “Qualità ambientale e produzioni certificate nel Comune di Capaccio, realizzata dall’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, consorzio costituito dall’Università degli Studi di Salerno e dalla Regione Campania, con sede presso l’Ateneo salernitano, su incarico della Camera di Commercio di Salerno.

L’obiettivo del progetto, illustrato dal presidente dell’ente camerale Guido Arzano,è  l‘elaborazione di un modello di valutazione scientifico in grado di rilevare la qualità ambientale dei territori, ove si svolgono una o più fasi di lavorazione relative ad importanti filiere produttive.

La ricerca ha avuto come campo applicativo il territorio di Capaccio/Paestum, scelto come area pilota per sperimentare la metodologia applicata. L’attenzione sul Comune di Capaccio è dovuta, come spiega la  dottoressa Mariagiovanna Riitano, Professore ordinario di Geografia economico-politica presso l’Università degli Studi di Salerno, Presidente del Consorzio Osservatorio Appennino Meridionale e coordinatrice del progetto, alla presenza sul territorio di attività diversificate quali la zootecnia, ortofrutta, turismo culturale e balneare, produzione lattiero-casearia, vitivinicoltura, insomma Capaccio rappresenta, così come lo ha definito il presidente Arzano “il nostro Kuwait” relativamente alle risorse presenti.

Camera di CommercioA questo proposito, infatti, Arzano, nel corso del suo intervento, ha sottolineato la necessità di motivare la genesi dell’idea progettuale: “L’idea comincia a prendere forma nell’estate 2013, in concomitanza di eventi che nella nostra regione hanno destabilizzato i mercati disegnando una Campania in maniera speculativa con l’intento di aggredirne l’economia, a questo punto cominciammo a pensare al modo di agire, da qui l’incontro determinante con il Consorzio e l’individuazione di un’area test che desse la possibilità di individuare un metodo scientifico esportabile su tutto il territorio provinciale, un canovaccio con  costi ridotti: Capaccio, il nostro Kuwait, ricco cioè di tutti quegli ingredienti che hanno contribuito a formare un aspetto economico straordinario. Il risultato raggiunto può essere utile per  diversi aspetti: l’agricoltura può non essere invasiva ma una risorsa che rispetta e tutela i territori agricoli, senza avallare speculazioni edilizie a danno dei suoi abitanti ma a vantaggio delle imprese; la qualità ambientale, inoltre, deve essere utilizzata come elemento di marketing territoriale“.

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Oltre al Presidente Arzano, sono intervenuti al Convegno il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Aurelio Tommasetti, fiero testimone del ruolo attivo svolto dall’Ateneo salernitano nel porsi, in modo concreto, come motore dinamico dello sviluppo socio-economico del territorio. Nel corso del convegno è stata inoltre presentata la mostra cartografica dal titolo “La qualità ambientale nel Comune di Capaccio“, a cura di Mariagiovanna Riitano, una carta tematica della qualità ambientale del territorio prescelto. Il lavoro è stato sviluppato attraverso un’approfondita analisi geografica del contesto territoriale di riferimento, l’individuazione di circa 90 punti di prelievo  in cui verificare la qualità del suolo e dell’acqua superficiale e di falda, la realizzazione di un elevatissimo numero di analisi chimiche (circa 5000), il monitoraggio ed il controllo di alcune significative filiere agro-alimentari ed uno studio giuridico relativo alla qualità, con riferimento alla protezione dell’ambiente ed alla tutela dei prodotti agricoli. La ricerca si è avvalsa del “Laboratorio Sistemi Informativi Geografici per l’Organizzazione del Territorio – SIGOT” del Dipartimento di Scienze del Patrimonio culturale ed il “Laboratorio di Chimica” del Dipartimento di Chimica e Biologia, entrambi dell’Ateneo salernitano.

In merito ai risultati della ricerca è emerso un dato che ha di gran lunga superato le aspettative di tutti coloro che hanno partecipato al progetto, al punto che la professoressa Riitano afferma:”Increduli di fronte ai risultati ottenuti abbiamo ripetuto i test più volte, ma il risultato è stato confermato:la qualità ambientale del Comune di Capaccio oscilla tra l’eccellente e il buono”. 

Sembra dunque sia stato centrato l’obiettivo, così come annunciato da Arzano, di “creare dei presupposti affinché si possa realizzare,nel tempo,un vero e proprio sistema territoriale della qualità“.

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