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Cabana Beach: l’inchiesta per le violazioni del litorale

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Cabana Beach: l’inchiesta per le violazioni del litorale

Pontecagnano: operazione “Cabana Beach” e il rinvio a giudizio del responsabile dell’Ufficio Tecnico

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A Pontecagnano, l’inchiesta “Cabana Beach” coordinata dalla sezione Ambiente della Procura della Repubblica e dalla Capitaneria di Porto fa vittime al suo passaggio. Durata due anni, “Cabana Beach” ha portato alla luce la violazione di molte norme urbanistiche e paesaggistiche, afferenti agli anni 2011, 2012 e 2013 e relative al “montaggio con modalità costruttive in tempi diversi di manufatti in assenza del titolo edilizio nonché dell’autorizzazione paesaggistica“.

Si tratta nello specifico di cabine, bar, gazebi e terrazze, che sono state ritenute dalla Procura come “interventi di nuova costruzione e trasformazione urbanistica del territorio“, destinate alla stagione estiva e quindi volte al soddisfacimento di esigenze non temporanee ma permanenti.

Tali strutture richiedono il rilascio preventivo da parte del Comune di un permesso, dati i vincoli paesaggistici sussistenti su tutta la fascia costiera picentina. Premesso che molte volte è stato richiesto dopo il montaggio e rilasciato alla fine della stagione estiva, ciò ha fatto sorgere la responsabilità non solo del titolare dell’ufficio tecnico, Giovanni Landi, per il quale è stato emesso decreto di citazione a giudizio, ma anche di 23 strutture balneari, accusate di aver occupato illecitamente il suolo demaniale marittimo per circa 47 mila metri quadri.

Cabana Beach - Pontecagnano

Sono iniziati così i processi dell’inchiesta “Cabana Beach“, uno per ogni struttura balneare interessata, che saranno avviati da ottobre 2015 a gennaio 2016. Nei prossimi giorni come indicato dal quotidiano “Il Mattino“, verrà inviata una lettera al Presidente del Tribunale di Salerno.

L’imputazione formulata per il responsabile tecnico del Comune di Pontecagnano è concorso in costruzione abusiva in zone sottoposte al vincolo. Il suo difensore, Francesco Dente, proverà a riunire in unico dibattimento i processi, dato il fatto che tra di essi sussiste una stretta correlazione, e baserà la difesa sull’assunto che gran parte dei lidi avevano ricevuto in precedenza delle concessioni che implicavano la necessità di un rinnovo.

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