Braccialetti rossi, dopo due mesi dalla messa in onda dell’ultima puntata, fa ancora parlare di sé. I numerosissimi fan su Facebook sperano in una seconda stagione

Braccialetti Rossi è una miniserie TV andata in onda su RAI 1.

Non è però “farina del sacco” RAI, ma è il remake italiano della serie catalana Polseres vermelles, ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa che, malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, raccontando poi la sua esperienza in un libro.

La serie segue le vicende di alcuni ragazzi (Leo, Vale, Cris, Davide, Toni e Rocco) che, ricoverati in ospedale per varie cause fanno amicizia. I sei, cresciuti troppo in fretta a causa della malattia, affrontano insieme ogni aspetto della vita, dalla gioia di un amore al dolore di una perdita, con lo sguardo critico di un adolescente e il cuore di un uomo adulto.

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La RAI ha lavorato a lungo su questo progetto ideando anche un’app a premi e alla fine della messa in onda ha cosi commentato: “Braccialetti rossi è una serie che ha segnato una svolta nella fiction italiana e resterà a lungo impressa nella memoria del pubblico. I risultati di ascolto hanno visto una progressione continua. Il 37% di share tra i ragazzi tra gli 8 e 14 anni, senza distinzioni tra maschi e femmine, è un fenomeno unico. Questo coinvolgimento, cresciuto puntata dopo puntata tra il pubblico di giovani e giovani adulti, si è avuto su una fiction che non aveva come protagonisti i soliti modelli di bellezza, successo, apparenza, ma un gruppo di ragazzi alle prese con la permanenza in ospedale”.

Dopo l’enorme successo riscontrato, la RAI ha deciso di accogliere le richieste degli oltre 200mila fan su Facebook (numero continuamente in crescita) e di dar vita a una seconda stagione della miniserie.

In attesa allora delle nuove puntate canticchiamo la splendida sigla di Braccialetti Rossi scritta da Nicolò Agliardi e cantata da Francesco Facchinetti.

“Conta la firma e la parola.
Di chi ne ha una sola e sa
da che parte stare.

Dimmi chi conta davvero.
Almeno.
Che forse mi addormento.
Dimmi chi conta davvero.
Adesso.
Che ho un braccialetto rosso anch’io”

Watanka!