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Borgo Scacciaventi, commercianti replicano: “Non possiamo fare anche i vigili”

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Borgo Scacciaventi, commercianti replicano: “Non possiamo fare anche i vigili”

Borgo Scacciaventi: i commercianti non resistono più e sfogano la rabbia circa i cattivi odori e la discutibile igiene del posto, simbolo della città

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Il Borgo Scacciaventi ha origini antichissime, da sempre è il punto cardine del commercio della città di Cava de’ Tirreni, con tutto il fascino medievale della sua tradizione. Ebbene, oltre ad essere un punto focale per il passeggio e il commercio, sembrerebbe sia diventato anche un punto critico per i cattivi odori, e non solo. Esiste un regolamento detto ”Regolamento Borgo Grande” che ‘ è il frutto del lavoro dell’Amministrazione Servalli, iniziato nel mese di ottobre del 2015, con l’invito a tutti i portatori di interesse, ai residenti, commercianti e attività produttive di far pervenire proposte, osservazioni e problematiche utili alla discussione e ai lavori delle Commissioni Consiliari, cui hanno partecipato anche i rappresentanti di tutte le categorie interessate’.

Compare anche una fondamentale premessa: L’Amore per la Città e il desiderio di vederla sempre primeggiare, di mostrare il volto più bello possibile, sono state le motivazioni che ci hanno condotto a mettere mano al regolamento con l’auspicio che il salotto buono, tramandatoci da generazioni e frutto della genialità, capacità e talento dei nostri padri, sia salvaguardato prima di tutto a chi ci vive e lavora e da tutti i cittadini cavesi.

Belle parole, nessun dubbio, e quando si parla di valorizzare e vedere primeggiare la propria città non può che far piacere, ma purtroppo si cade su un principio che l’Amministrazione deve rivedere ascoltando anche le parole dei commercianti. L’odore parla chiaro, anzi il cattivo odore causato dai bisogni (ci auguriamo solo dei randagi che circolano, e non di altri ‘animali’) si fa sentire, e compaiono anche i mozziconi o i piccoli rifiuti che si attaccano all’asfalto e lasciano le strade ben poco appetibili.

I commercianti devono essere sì le ‘prime sentinelle del Borgo‘ come recita la premessa, ma fino a un certo punto. Non possono spazzare per ore sotto i portici, non possono richiamare o avvertire i passanti che insieme alla paletta o a bustine di plastica, devono obbligatoriamente portarsi dietro una bottiglia d’acqua per ripulire i bisognini dei loro cani su una colonna del 1300. Sfogliando il regolamento, ciò che salta agli occhi dei lettori sono i 30o,00 e i 500,00 euro che le Forze dell’Ordine o chi di dovere ha il compito di infliggere, sanzionando i colpevoli.

Zerottonove ha ascoltato le parole di un negoziante del Borgo Scacciaventi: “Abbiamo questa situazione quasi da sempre. Le persone non si vogliono educare e nemmeno vengono educate, perchè quando il cane fa pipì non sanno che bisogna avere una bottiglia di acqua dietro, e questo fa parte del regolamento del Centro Storico. Possiamo chiamare anche i vigili per controllare questa situazione e cercare di educare queste persone . Ci troviamo in un patrimonio storico del 1300, con pilastri antichissimi. Non possiamo fare anche i vigili, il problema peggiore poi sono gli odori, noi commercianti arriviamo a fare una pulizia fino a due volte al giorno, ma molti negozianti non lo fanno.  Secondo il regolamento del Borgo, obbligatoriamente i negozianti devono tenere pulito il proprio portico. Quindi anche questo si deve tenere conto, e devono essere presenti maggiori controlli. Occorre una disinfezione urgentemente”.

Le immagini raccolte dai commercianti :

 

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