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Biennale di Studi Longobardi, al via la prima edizione

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Biennale di Studi Longobardi, al via la prima edizione

Presentata ieri a Benevento la prima edizione della Biennale di Studi Longobardi. Promosso un Convegno Internazionale sulla figura di Arechi II. Crisci: “La storia come luogo privilegiato per il rispetto dell’identità locale”

“Vogliamo riportare Benevento a essere la capitale della Longobardia”. Ha esordito così il Commissario straordinario della Provincia, Aniello Cimitile, che ieri ha presieduto, nella Sala Consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento, la presentazione del Convegno Internazionale di Studi, promosso nell’ambito della prima edizione della Biennale di Studi Longobardi e in programma al Museo del Sannio, nell’Auditorium “Gianni Vergineo”, dal 15 al 17 maggio prossimo.

Istituito con la collaborazione di un Comitato Scientifico, di cui fanno parte studiosi di caratura nazionale e internazionale, come Francesco Sabatini dell’Accademia della Crusca, Bruno Luiselli dell’Accademia dei Lincei, Marcello Rotili della Seconda Università di Napoli, Ortensio Zecchino del Centro Europeo di Studi Normanni, il Convegno è impreziosito dalla presenza di nomi importanti, che s’incontreranno in città per discutere di “Arechi II e il Ducato di Benevento”.

Biennale di Studi LongobardiIl tema, incentrato quest’anno sulla figura del primo Principe longobardo di Benevento, verrà affrontato attraverso 37 relazioni che, sviluppate nel corso di cinque sessioni, saranno curate da docenti e ricercatori provenienti da Università e Istituti italiani ed esteri.

Il nostro studio sarà multidisciplinare: approfondiremo le ricerche dell’archeologia, parleremo dell’arte, dei commerci, degli aspetti religiosi e civili dell’epoca longobarda, e doteremo il Chiostro di Santa Sofia, il Complesso Monumentale Unesco, di nuovi servizi multimediali affinché possa trarne vantaggio anche il turismo nel Sannio”, ha concluso Cimitile, aprendo ufficialmente la stagione della cosiddetta “Primavera Longobarda”.

La Biennale di Studi Longobardi è stata istituita, infatti, nell’ambito del progetto “La Primavera dei Longobardi del Sud” che, realizzato dalla Provincia di Benevento e finanziato dalla Regione Campania con 200mila euro, prevede anche l’istituzione di un Premio nazionale Arechi II, con il quale saranno fregiate figure autorevoli, che hanno fatto scuola sull’epoca longobarda e contribuito con le loro opere alla rivalutazione del patrimonio culturale del Mezzogiorno.

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“Sono felice di aver dato un contributo, quando ero Assessore alla Cultura della Provincia, a tale iniziativa. Essa ha raggiunto i massimi livelli di autorevolezza scientifica e tecnica e, pertanto, sono certa che la manifestazione possa non solo raccogliere l’interesse degli studiosi, ma anche dei non addetti ai lavori”, ha dichiarato, nel corso della conferenza, l’ex Assessore Maria Felicia Crisci, che ha poi individuato nell’apertura degli Archivi un’occasione importante sia per studiosi che per gli appassionati dell’epoca longobarda. “La migliore e più approfondita conoscenza della storia è il fondamento stesso del rispetto della identità locale”, ha concluso la Crisci.santasofia1

Ultimo intervento, quello del Professore Marcello Rotili, che ha dichiarato: “Dopo il grande Convegno su re Desiderio, il suocero di Arechi II, promosso e organizzato nello scorso anno a Brescia, quello che si svolge nella città di Benevento, risulta estremamente innovativo nell’ambito del panorama italiano. Il merito di questa iniziativa deve essere ascritto alla Provincia, al Commissario Cimitile e all’allora Assessore Crisci”.

Nella parte finale del suo intervento Rotili ha poi tessuto le lodi della figura di Arechi II, sottolineando il valore del grande Duca che, in 30 anni di governo, ha lasciato una impronta centrale della storia italiana ed europea. “Arechi seppe tener testa a Carlo Magno, nonostante quest’ultimo fosse all’apice della sua potenza internazionale – ha affermato il Professore – Seppe consolidare il potere del Ducato di Benevento resistendo anche al Papato e attirando i suoi connazionali che fuggivano nelle terre del Nord. Nel suo Sacrum Palatium arte e cultura erano di casa”, ha ricordato, infine, Rotili.

Il Convegno si terrà il 15 e il 16 maggio dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30, e il 17 maggio dalle ore 9.00 alle 13.00.