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Bentornata Salernitana

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Bentornata Salernitana

Si apre una nuova pagina del calcio salernitano. Difficile esternare emozioni e sensazioni in momenti così. Perché se il 19 giugno è stata è sarà sempre una data importante per i tifosi granata, questo 7 luglio non sarà da meno, anzi. È tornata la Salernitana, è tornato il granata, è tornato l’ippocampo. Scusate se è poco. È nella memoria che si rinsalda la tradizione. È con essa che si ripercorre la storia. È nei simboli che un popolo riconosce la propria appartenenza. E con loro che si costruisce e si ha speranza nel futuro.

È stato un anno difficile per tutti gli appassionati salernitani. Da una finale play-off persa, all’onta del fallimento. Dalle maglie blu granata agli improbabili campi di serie D. La Salernitana ha pagato a caro prezzo gli errori delle persone che l’hanno “guidata”. La tifoseria ha pagato per spiacevoli episodi, tragiche fatalità e a volte troppa passione e fretta nel voler ottenere risultati. Ma il tempo, si sa, è galantuomo. E il tifoso prima di gioire soffre.

Il vento è iniziato a girare con  l’avvento in società del duo Lotito/Mezzaroma. Due persone serie e concrete, che fino a qui hanno mantenuto quanto promesso senza perdere mai la calma e la lucidità. Sia nella faticosa vittoria del campionato di serie D così come in questa trattativa che ci ha ridato la nostra storia.

È incredibile come in un anno non si sia riuscito a cavare un ragno dal buco e in meno di una settimana sia stato possibile riottenere ciò che giustamente appartiene alla Città, all’amore di quanti tifano Salernitana. Se è successo ora vuol dire che solo ora era davvero possibile. Ci pensate a tutte le critiche mosse verso Lotito – Mezzaroma da giornalai e pseudo –tifosi? È possibile casomai fare un paragone tra queste due persone e chi ci ha condotto nel baratro nascondendoci quello che ci apparteneva?

Non è questo il momento di ripensare agli errori e alle fandonie di questi mesi. È una giornata speciale, da ricordare, da festeggiare. Il tifo granata ha un grandissimo merito. Quello di aver fatto capire ai nostri dirigenti la passione verso la città di Salerno e la Salernitana e quanto fosse vitale recuperare la nostra storia e i segni distintivi per costruire qualcosa di davvero importante.

Ma la lezione di Lotito e Mezzaroma ci dice, aldilà di tutte le possibili congetture, che  la pazienza e la concretezza, la serietà e l’umiltà sono alla base di qualsiasi idea o progetto che possa avere davvero valore. Riteniamoci fortunati.

Proprio quest’oggi, allo stadio Vestuti, si disputerà il memorial “Per non dimenticare” in onore dei quattro tifosi, Enzo, Ciro, Peppe e Simone, che tragicamente persero la vita nella maledetta trasferta di Piacenza 13 anni fa. Probabilmente la pagina più brutta nella storia della tifoseria salernitana.

Sarà un caso, ma proprio oggi riabbracciamo la nostra amata. Quale migliore occasione per festeggiare e ricordare i 4 angeli granata.