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Benevento Salernitana, cinque cose che ho visto

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Benevento Salernitana, cinque cose che ho visto

Benevento Salernitana, un punto d’oro e una prestazione convincente. Gomis e Coda sugli scudi, granata ritrovati e un Bollini convinto. Parola d’ordine: riconfermarsi

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[dropcap]1[/dropcap] L’angolo del Mister Bollini si affida al 4-3-3, marchio di fabbrica. Funziona bene, all’inizio, dà equilibrio tra i reparti, compatti e poco sfilacciati. La Salernitana sa giocare di rimessa e rinculare l’avversario. L’espulsione di Odjer costringe Bollini alla scelta più ovvia, ripiegare su un 4-4-1, ermetico fino all’87’ (un po’ ingenuo Busellato…). In emergenza, anche i cambi sembrano azzeccati. Sprocati in 30 minuti cambia fascia e si rende pericoloso. Forse Zito poteva essere sostituito prima di Improta ma ha dato tanto dal punto di vista mentale.

[dropcap]2[/dropcap] Il portiere e l’attaccante Si diceva così, che il portiere è mezza squadra e un buon attaccante completa il telaio. Peccato allora per la vittoria sfumata a pochi minuti dalla fine, avrebbe esaltato ancor di più gli eroi del giorno. Gomis ha respinto di tutto, intuendo anche il rigore e mostrandosi baluardo della retroguardia granata, sicuro e insuperabile. Una bella garanzia che può fare la differenza. Coda, oltre al rigore (e nonostante i suoi limiti a mio personale parere…), ha lottato e fatto ripartire la squadra quando poteva, mettendo in seria difficoltà il Benevento. Che i suoi gol possano essere sempre decisivi.benevento salernitana

[dropcap]3[/dropcap] Di squadra Una prestazione così fa morale. Ai calciatori e all’ambiente. La Salernitana si giocava la faccia dopo due prestazioni incolore. L’impegno è stato premiato da circa mille tifosi al seguito che non hanno mai smesso di incitare i Granata e dagli applausi convinti del pubblico a rendere merito di una partita sofferta ma combattuta con onore. L’impressione è stata quella di vedere una squadra unita e compatta, convinta dei propri mezzi; e di questi tempi è proprio quello che ci voleva.

[dropcap]4[/dropcap] Un punto e a capo… Un punto che prima del match sarebbe stato gradito; per come si è sviluppato il match, poi, avremmo tutti voluto l’impresa, solo sfiorata. Perché chissà che partita sarebbe stata senza inferiorità numerica o se Busellato non fosse stato ingenuo a pochi minuti dalla fine. Ma tant’è, è un punto importante dal quale ripartire e soprattutto una prestazione importante. Tredici partite sono abbastanza per onorare il campionato e sentirsi sempre più squadra.benevento salernitana

[dropcap]5[/dropcap] Riconfermarsi Il vero banco di prova per la Salernitana sarà la sfida di sabato prossimo col Brescia, per scacciare il fantasma play out e staccare le ultime posizioni. Per riconfermarsi e trovare quella continuità da sempre ricercata. L’occasione sarà ghiotta e ci dirà molto sul finale di stagione che attende la Salernitana. A fronte delle potenzialità, la risposta psicologica dopo una settimana difficile è stata importantissima, di certo il viatico migliore per recuperare fiducia e ottimismo. Non vediamo l’ora che venga sabato…

Foto: Alfonso Genovese [ads2]