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Bellizzi, tutti gli spostamenti della vittima del Coronavirus

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Bellizzi, tutti gli spostamenti della vittima del Coronavirus

Bellizzi, il Sindaco ha comunicato all’Asl di Salerno tutti gli spostamenti effettuati dal 76enne positivo al Coronavirus e deceduto lo scorso 10 marzo

Il Sindaco Mimmo Volpe di Bellizzi ha reso noti all’Asl di Salerno, tutti gli spostamenti effettuati dal 76enne deceduto il 10 marzo a causa di complicazioni dopo esser risultato positivo al tampone del Coronavirus.

L’uomo, in base alla ricostruzione, il 13 febbraio avrebbe effettuato una visita all’Ospedale e il 14 avrebbe avuto il primo contatto con il medico di base. Due settimane dopo, sarebbe stato presente ad un raduno per catechisti ad Atena Lucana insieme ad altre 20 persone circa. Il 2 marzo, dopo aver servito durante un funerale presso la parrocchia bellizzese, sarebbe tornato in casa in stato febbrile fino al 10 marzo.

Alle ore 5:00 di quel 10 marzo, viene allertata un medico che lo visita presso l’abitazione e la guardia medica. Il 76enne viene trasportato dal 118 all’Ospedale di Battipaglia dal personale. Alle ore 8:00 circa viene dichiarato il decesso dell’uomo per un’insufficienza respiratoria acuta.

Diversi sono i parenti che hanno contatti con il defunto e che hanno frequentato alcuni luoghi siti sul territorio di Bellizzi, Battipaglia, e Giffoni sei Casali.

Mimmo Volpe richiama alla responsabilità e alla privacy

In queste ore sta girando un documento riservato del Comune di Bellizzi, diretto al dipartimento di prevenzione collettiva dell’Asl, alle forze dell’ordine e ai Sindaci del territorio salernitano. Il documento è inerente al rapporto del decesso del nostro concittadino risultato positivo da COVID-19. Io non so come sia finito in gruppi WhatsApp e su Facebook” è il primo cittadino, Mimmo Volpe, a scrivere sulla sua pagina social.

Poi polemico, commenta: “Questa vergognosa vicenda dimostra tutta la morbosità maniacale che non si ferma davanti a niente. Neppure di fronte al dolore e alla sofferenza delle persone.”

Conclude: “Voglio chiarire che il documento altro non è che il rapporto del COC sulla settimana d’incontri dello sfortunato defunto, sul percorso seguito e le persone che ha incontrato per consentire agli operatori e alle Forze di Polizia di avvisare tutte le persone coinvolte e suggerirgli la quarantena.”