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Battipaglia, tutela dell’ambiente e “fattore pressione”: la linea del comune

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Battipaglia, tutela dell’ambiente e “fattore pressione”: la linea del comune

La linea dell’amministrazione del comune di Battipaglia circa la tutela dell’ambiente e “fattore pressione” per la localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti

L’amministrazione comunale di Battipaglia ha il dovere di garantire la tutela dell’ambiente e la giunta guidata dalla sindaca Cecilia Francese, su proposta dell’assessore Davide Bruno, ha messo in campo un’azione concreta che veda l’applicazione di provvedimenti per la tutela ambientale e  l’approvazione del criterio localizzativo “fattore di pressione” per la localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti, sia urbani che speciali, pericolosi e non, sia nell’agglomerato A.S.I. che nella zona omogenea D2 “Spineta” di Battipaglia.

Battipaglia non può più essere terra di nessuno e nel rispetto di tutti è necessario garantire ambiente, iniziativa economica, quali alleati per uno sviluppo ambientale sostenibile.

In particolare nell’area industriale di Battipaglia si è tracciata negli ultimi anni una significativa perdita di capacità produttiva ed uno stato di crisi occupazionale delle realtà industriali presenti, associata anche a criticità di tipo ambientali per l’elevata concentrazione di aziende di trattamento di rifiuti. Il riconoscimento dell’area di crisi complessa e la ZES renderanno possibile di utilizzare al meglio le sinergie tra i diversi livelli istituzionali volte a favorire e sostenere processi di innovazione, di attrazione per nuovi insediamenti, di azioni di inclusione sociale e di recupero ambientale. Solo in questo senso è possibile dare attuazione alle disposizioni urgenti di Regione e governo nazionale finalizzate alla crescita economica del Mezzogiorno.

Ed è proprio in un clima di collaborazione tra Enti che si ritiene opportuno e necessario definire una strategia locale capace di accompagnare, amplificandone ove possibile gli effetti positivi attesi, la programmazione regionale e nazionale descritta, volta, anche per il territorio di Battipaglia, alla riqualificazione dei sistemi produttivi locali e alla tutela dell’ambiente, favorendo l’innovazione tecnologica, la riconversione dei sistemi produttivi che hanno registrato perdita di competitività e alla promozione di nuovi insediamenti in una area colpita nell’ultimo decennio da una crisi profonda con conseguente perdita di occupazione abbiamo pertanto ritenuto di pianificare quella che è la coerente vocazione del territorio comunale, incentrata sul valore della sostenibilità ambientale ed è per questo che ci aspettiamo che gli Enti coinvolti recepiscano gli indirizzi nell’interesse del territorio.

Innovazione e sviluppo per rimuovere i fattori di criticità ambientali attuali e potenziali. Individuato, in questo senso, quale criterio localizzativo da doversi utilizzare per futuri insediamenti e/o ampliamenti di impianti, sia pubblici che privati, per il trattamento dei rifiuti, quello del “fattore di pressione”, espresso dal rapporto in metri cubi di rifiuti, sia urbani che speciali, pericolosi e non, autorizzati fino all’approvazione del presente atto, sulla superficie del territorio comunale espressa in km2, che assume valore di soglia non superabile.

La normativa vigente in materia di industrie a rischio di incidente rilevante,  prefigura un sistema di controlli per la localizzazione degli stabilimenti, oltre a disciplinare lo sviluppo delle aree urbane intorno agli impianti stessi, con l’obiettivo di ridurne al minimo le eventuali ricadute territoriali.

Il Piano Territoriale di Coordinamento provinciale, di cui all’art.20 del d.lgs. n.267/2000, ha il compito di disciplinare le relazioni degli stabilimenti a rischio con gli elementi territoriali e ambientali vulnerabili e con le reti e i nodi infrastrutturali, di trasporto, tecnologici ed energetici, esistenti e previsti.

Sempre tra i compiti assegnati alle provincie, c’è l’individuazione, sulla base delle previsioni del piano territoriale di coordinamento sentiti l’ente di governo dell’ambito ed i comuni, delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti e delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti.

Inoltre, il “Piano regionale di risanamento e mantenimento della qualità dell’aria” inserisce il Comune di Battipaglia nelle zone di risanamento in cui almeno un inquinante supera il limite più il margine di tolleranza fissato dalla legislazione e che l’integrazione del suddetto piano, intervenuta con deliberazione della Giunta Regionale della Campania N.683 del 23/12/2014, inserisce il comune di Battipaglia nella Zona costiera-collinare, ove per la proposta di nuovi impianti si dovrà prestare particolare cura nell’analisi degli scenari emissivi e di concentrazione attesa, considerando gli scenari emissivi corrispondenti allo stato di fatto e al futuro (comprendente ulteriori proposte di localizzazione impiantistica ad emissioni puntuali e diffuse non banali, per il calcolo degli impatti cumulativi e sinergici).

L’adozione di questo fattore di pressione stabilisce che sia possibile l’insediamento e/o l’ampliamento di impianti, sia pubblici che privati, per lo stoccaggio, anche ai fini della successiva trasferenza, il trattamento, il recupero e/o lo smaltimento di rifiuti, solo nel caso in cui l’Autorità competente attesti preventivamente che non sia superato il rapporto dato dal volume di rifiuti autorizzati fino al presente atto sulla superficie del territorio comunale, espresso in mc3/Km2.

Si stabilisce che non sono ammessi sul territorio del comune di Battipaglia nuovi insediamenti di attività soggette alle disposizioni “sopra soglia” del d.lgs. n.105/2015 relative alle Aziende a Rischio di Incidenti Rilevanti (ARIR) e, quindi, di aziende nei cui stabilimenti siano presenti sostanze pericolose in quantità pari o superiori alle quantità elencate nella colonna 3 della parte 1 e nella colonna 3 della parte 2 dell’allegato I, applicando, ove previsto, la regola della sommatoria di cui alla nota 4 dell’allegato I del medesimo d.lgs. n.105/2015 che non sono ammessi sul territorio del comune di Battipaglia nuovi insediamenti di attività rientranti ai punti 1, 2 e 3 dell’Allegato I del Decreto Legislativo 18 febbraio 2005, n. 59.

Si è formulato preciso indirizzo al competente Settore Tecnico ed Urbanistica dell’Ente, ed al Settore Attività Produttive per quanto di competenza, perché questi avviino con ogni urgenza l’iter tecnico amministrativo: per addivenire ad una variante delle N.T.A. del vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Battipaglia approvato con Decreto del Ministro LL.PP. n.1636 del 30/03/1972, di concerto con gli Enti preposti, individuati dalla legislazione regionale e nazionale, e tenuto conto della pianificazione sovracomunale, volta all’adeguamento delle norme vigenti relativamente sia alla zona omogenea D2 “Spineta” che all’agglomerato ASI di Battipaglia.

Si chiede poi, all’Amministrazione Provinciale di Salerno, nell’ambito delle competenze da questa esercitate ai sensi dell’art.20 c.2 del d.lgs. n.267/2000 e sulla base delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento di cui all’articolo 20, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e delle previsioni di cui all’articolo 199, comma 3, lettere d) e h) del d.lgs. n.152/2006, ai sensi e per gli effetti dell’art. 197, comma 1, lett. d) del medesimo decreto, oltre che del “Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani della Regione Campania” PRGRU vigente, l’adozione del criterio localizzativo “Fattore di Pressione” da calcolare su scala comunale, determinato, in via transitoria, dal volume di rifiuti, sia urbani che speciali, pericolosi e non, autorizzati fino al presente atto, sulla superficie del territorio comunale di Battipaglia espressa in km2, per la localizzazione di impianti di trattamento, sia pubblici che privati, dei rifiuti, sia urbani che speciali, pericolosi e non, nell’agglomerato A.S.I. e nella zona omogenea D2 “Spineta” di Battipaglia,

Inoltre, sarà sottoposto al Consiglio Comunale il presente atto nella prima seduta utile e sarà notificata la presente proposta di deliberazione alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno, al Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Salerno e all’Ente d’ambito di Salerno per il ciclo integrato dei Rifiuti, per gli adempimenti amministrativi necessari al celere raggiungimento degli obiettivi fissati.

E’ un provvedimento atteso da anni per mettere al riparo la città. Per la prima volta facciamo riferimento al piano di risanamento della qualità dell’aria, alle norme sulla riduzione delle emissioni e  alle norme sulle sostanze pericolose con il rilancio produttivo . Abbiamo introdotto un criterio di pressione della quantità di rifiuti e l’individuazione di particolari categorie di imprese, quelle a rischio di incidente rilevante e quelle ad alto impatto ambientale. Stiamo attivando un percorso amministrativo in modo da evitare la concentrazione di questi impianti  in un territorio, che già ha pagato un costo ambientale elevato” dichiara l’assessore Davide Bruno.

Andremo in Consiglio Comunale, notificheremo l’atto alla Regione Campania, la Provincia di Salerno, al Consorzio Asi e all’Ente d’ambito per il ciclo integrato dei rifiuti e confidiamo nel fatto che siano velocemente recepiti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. E’ un atto fortemente voluto verso la difesa del territorio e la tutela dell’ambiente” dichiara la sindaca Cecilia Francese.