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Battipaglia, nuovo protocollo d’intesa fra Asi e Provincia di Salerno

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Battipaglia, nuovo protocollo d’intesa fra Asi e Provincia di Salerno

Battipaglia, firmato il nuovo protocollo d’intesa fra Asi e Provincia di Salerno. Soddisfazione manifestata anche da Vincenzo Inverso di #perunnuovoinizio

Battipaglia, lAgglomerato Asi rappresenta un grande potenziale per il rilancio dell’economia e per la crescita dell’Area Vasta. Il processo di rilancio economico, produttivo e occupazionale del territorio richiede strumenti adeguati. E la Provincia di Salerno e il Consorzio Asi condividono la volontà di attuare una strategia di azioni sinergiche e integrate, per la realizzazione di nuovi investimenti industriali, la riqualificazione e la reindustrializzazione delle aree industriali, finalizzate allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio.

Il rapporto sinergico tra l’Asi e la Provincia di Salerno è finalizzato alla progettazione della variante al PRGC (Piano Regolatore Generale Consortile), che è l’elemento centrale del protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina, il cui scopo, infatti, è la progettazione della variante al Piano Consortile dell’Agglomerato di Battipaglia. L’ Ente di Palazzo Sant’Agostino, che sarà l’Ente coordinatore per la rimodulazione dell’attuale area destinata ad Interporto di Battipaglia, ha individuato quale responsabile dell’attuazione del protocollo d’intesa l’architetto Nicola Vitolo, con la funzione di coordinatore, mentre il Consorzio Asi ha individuato quale responsabile dell’attuazione del protocollo d’intesa l’ingegnere Angelo Mascolo.

“L’impegno assunto andrà sicuramente a beneficio dell’intera comunità salernitana e non solo di Battipaglia in termini di immagine e garantirà maggiore attrazione di investitori che vedranno nella comunità consortile un’opportunità sicura di interesse economico e sociale.- ha dichiarato il Presidente Giuseppe Canfora – . La Provincia e l’Asi sono chiamati ancora una volta a farsi garanti delle importanti iniziative che si stanno realizzando in questo territorio, a vantaggio di tutti”.

“Il miglioramento della fruibilità delle aree consortili renderà sicuramente appetibile una zona industriale dalle elevate potenzialità come quella di Battipagliaha affermato il presidente del Consorzio Asi, Antonio Visconti -. Questo protocollo di intesa nasce grazie alla sinergia con l’Ente Provincia, un’ azione importante che mira allo sviluppo dei sistemi produttivi e logistici messi in campo dalla Regione Campania. La riqualificazione dell’ area destinata all’ interporto di Battipaglia è finalizzata alla realizzazione di un hub agroalimentare per la valorizzazione e l’esportazione delle produttività locali che potranno, in questo modo, trovare il giusto sbocco”.

Anche Vincenzo Inverso di #perunnuovoinizio dice la sua sul protocollo d’intesa. “ Ottima iniziativa promossa da due amministratori di origini Battipagliesi, come il Presidente dell’Asi Antonio Visconti e il Dirigente Provinciale Arch, Nicola Vitolo. Come già ho avuto modo di dichiarare: Battipaglia cresce con opere e interventi infrastrutturali di natura straordinaria, quindi accogliamo con felicità la notizia di questo protocollo d’intesa, sperando che l’amministrazione Francese sia all’altezza del compito”

Valerio Longo non ci sta

Valerio Longo però non ci sta e dichiara: “L’annuncio del protocollo d’intesa Asi/Provincia sull’Interporto ha tutta l’aria dell’ennesima presa per i fondelli del nostro territorio. Pur di condizionare e di appropriarsi della gestione dello sviluppo della nostra comunità non vogliono ammettere che di fatto esistono percorsi amministrativi semplici e ordinari per rimediare ai problemi che hanno creato. La variante urbanistica è assolutamente inutile. Servirà solo per garantirsi il potere di interdizione e l’esproprio della sovranità comunale nella gestione del territorio”.

“La pianificazione territoriale parte dal basso”continua“cioè dai comuni, e non dall’alto, come pretendono di fare all’Asi e Palazzo S.Lucia. Per garantire maggiore attrazione di investitori e rendere appetibile la nostra zona industriale devono semplificare l’iter amministrativo e non complicarlo, come fatto ad esempio dall’Asi negli ultimi anni”.