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Battipaglia, la proposta per celebrare il bombardamento del 1943

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Battipaglia, la proposta per celebrare il bombardamento del 1943

Il Consigliere di Battipaglia Valerio Longo ha proposto di celebrare il primo bombardamento della città durante la Seconda Guerra Mondiale

Nota del capogruppo consiliare di FI Valerio Longo sulle celebrazioni del bombardamento della città durante la Seconda Guerra Mondiale:Il 21 giugno 1943 Battipaglia subì il primo terribile bombardamento della seconda guerra mondiale. La città era in posizione strategica, trovandosi al centro del sistema viario su rotaia e su strada tra Napoli, Salerno e la Calabria, da tempo sotto attacco e così venne bombardata dai bimotori americani una prima volta il 21 giugno, senza danni alle infrastrutture ma con 55 vittime civili, poi il 30, con la distruzione completa di binari, vagoni e tonnellate di materiale bellico, e di seguito quasi ogni giorno fino al 14 settembre. Battipaglia ebbe in totale 117 vittime, tanto da vedersi conferire dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2006 la medaglia d’argento al merito civile. In occasione dell’anniversario di quest’anno, il 21 giugno 2020, si chiede di apporre a mezz’asta la bandiera posta davanti alla sede del Municipio e di predisporre tutte le iniziative per ricordare quel tragico evento, che è entrato a far parte della storia della nostra città, e tutte le vittime civili. Lo scorso anno l’amministrazione aveva predisposto, contestualmente ad una mostra di divise e documenti d’epoca all’interno del salotto comunale, l’apertura del rifugio antiaereo ubicato in piazza A.Moro, visitato per l’occasione da molti cittadini e scolaresche.

Al riguardo si chiede di aprire il rifugio in occasione dell’anniversario di quest’anno e consentire l’ingresso scaglionato, una persona alla volta, attraverso la presenza dei volontari della Protezione Civile. Preservare la memoria storica è di fondamentale importanza, soprattutto di questi tempi in cui sembrano vacillare tutte le nostre convinzioni e i punti di riferimento ai quali eravamo abituati. Rilancio economico, solidarietà verso le classi più deboli ed esposte, difesa del territorio e dell’ambiente, cultura e memoria storica, per iniziare un cammino vero di ripresa insieme a tutta la nostra comunità“.