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Battipaglia, fondi destinati a comuni in dissesto. Civica Mente: “Dal sindaco solo propaganda”

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Battipaglia, fondi destinati a comuni in dissesto. Civica Mente: “Dal sindaco solo propaganda”

L’Associazione Civica Mente commenta la notizia che vede la città di Battipaglia destinataria di diversi milioni di euro per sopperire al debito dell’Ente

Battipaglia – La nota dell’Associazione Civica Mente.

In vista dell’appuntamento amministrativo, Civica Mente si è ripromessa di concentrare la propria attività alla sola fase propositiva, un contributo alla nostra città.

Non si può, però, tacere di fronte all’ulteriore atto propagandistico mirato a dare dignità ad una amministrazione che, in cinque anni, ha affossato Battipaglia. Ci si riferisce al piano di riequilibrio finanziario pluriennale ed ai fondi statali che la Sindaca afferma di aver “intercettato”, vantandosi, tra l’altro dell’unico obiettivo oggettivamente portato a termine, di aver risanato le casse dell’Ente.

Il tema è un po’ ostico, ma facciamo chiarezza.

Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale è una procedura che un ente locale può avviare quando sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario. Solitamente, gli enti tendono ad aderire al piano al fine di evitare il dissesto, con la conseguente perdita dell’autonomia di gestione finanziaria ed impositiva. La durata del piano dipende dalla massa passiva a carico dell’ente. Qualora si trovi anche in condizioni di carenza di liquidità, che compromettano ulteriormente la stabilità finanziaria, il comune può aderire anche ad un fondo di rotazione; una sorta di prestito, che dovrà restituire progressivamente negli anni. In questo ultimo caso, lo Stato richiede che l’ente adotti le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita; si impegni ad alienare i beni patrimoniali disponibili, non indispensabili per i fini istituzionali e si impegni alla riduzione delle spese per il personale, nonché alla copertura di alcuni servizi solo con le tariffe pagate dagli utenti (scuolabus, mense, asili nido, rifiuti, acquedotto, etc.), con la necessaria conseguenza dell’aumento delle tariffe stesse. Inoltre, non c’è la possibilità di contrarre mutui per la realizzazione di opere se non per quelle la cui realizzazione possa favorire l’attuazione del piano (es. una copertura fotovoltaica che riduca le spese per la pubblica illuminazione).

Il rispetto del piano di riequilibrio finanziario è un obbligo, sancito dal controllo costante della Corte dei Conti e non demandato a fantomatiche capacità gestionali di questa amministrazione. In queste condizioni, un comune guidato con saggezza, può solo ricorrere a fonti di finanziamento esterne (fondi europei, finanziamenti regionali, etc.) al fine di realizzare, ad esempio, opere pubbliche o iniziative sociali e culturali.

L’attuale amministrazione non ha fatto nulla di tutto ciò, tranne ricevere fondi che, indipendentemente dalla propria azione, sarebbero stati erogati, come ad esempio i famosi PICS” – spiega il fondatore di Civica Mente, Maurizio Mirra, che continua – Anche i famosi 15 milioni di euro, sbandierati dalla Sindaca, non sono frutto di una attenta attività di gestione dell’ente ma di erogazioni effettuate dallo Stato a favore di enti strutturalmente deficitari, che a seguito dell’emergenza COVID non riescono a garantire le minime forme di assistenza. Pertanto, ristabiliamo la verità: le condizioni in cui l’attuale amministrazione ha trovato l’ente non erano obiettivamente idilliache, ma nulla è stato fatto per andare oltre i meri obblighi previsti dalla legge al fine di poter ovviare a tale situazione, con conseguenze nefaste sulla qualità dei servizi, sulla vivibilità e sulla crescita di Battipaglia.”