Battipaglia, la giunta denuncia il governatore della Regione Campania. La sindaca: “siamo stati ignorati, considerate solo proteste dell’Irpinia”

Battipaglia, ora più che mai è amara la distanza che la separa da Napoli. Ancora protagonista la questione ambientale: la sindaca Cecilia Francese chiede all’avvocato di far causa al presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca.

Come riporta La Città, la causa risiede nell’ex Stir, precisamente nei capannoni che ospiteranno l’impianto di compostaggio che verrà realizzato nonostante il no dei cittadini che in altri comuni ha garantito l’immunità dei territori. La disparità di trattamento non è andata giù e giovedì pomeriggio sindaca ed assessori hanno approvato una delibera che finisce sulla scrivania di Giuseppe Lullo, dirigente legale di Palazzo di Città.

L’atto della discordia è la delibera di giunta regionale del 3 luglio scorso. Con quel provvedimento, De Luca, il suo vice Fulvio Bonavitacola e gli altri assessori regionali hanno riprogrammato gli interventi precedentemente previsti, rivedendo le decisioni di realizzazione dello Stir di Santa Maria Capua Vetere e Pianodardine, destinando i  16,5 milioni di euro di fondi europei di sviluppo regionale alla copertura dell’aumento dei costi per l’ampliamento dello Stir di Tufino e all’edificazione di una piattaforma per il compost a Marigliano.

Dietrofront pure sulla realizzazione dell’impianto di Rocca d’Evandro, a Caserta. Da qui l’indirizzo a Lullo di «verificare la sussistenza dei presupposti e delle condizioni per la proponibilità dell’azione, della proposizione di un ricorso giurisdizionale amministrativo contro la delibera di giunta regionale».