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Battipaglia: comitati e associazioni: “No ad interessi nel PUC, ma a cittadinanza attiva”

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Battipaglia: comitati e associazioni: “No ad interessi nel PUC, ma a cittadinanza attiva”

Il Comitato dice “NO”, con le associazioni Civica Mente, Cittade, Leali per il Futuro e Legambiente hanno indetto una conferenza stampa, dopo la polemica con il segretario generale CISL provinciale, Gerardo Ceres

Aveva affermato ad un’intervista a La Città che i sindacati ‘CISL, CGIL e UIL non potevano condividere la manifestazione del comitato Battipaglia dice ‘NO‘. Si tratta di Gerardo Ceres, segretario CISL, al quale quest’oggi diverse associazioni hanno

Gerardo Ceres, segretario generale CISL provinciale

risposto al margine di una conferenza stampa. Tuttavia, la dichiarazione più forte del sindacalista è stata quella relativa al PUC: “Questo comitato pone strumentalmente questioni che partono da rifiuti ma addirittura arrivano ad altro, come la richiesta di modifica degli strumenti urbanistici all’amministrazione comunale per varianti urbanistiche. Quando parliamo di urbanistica a Battipaglia, gli interessi sono spesso illegittimi.”

Dalla conferenza

Dal comunicato che abbiamo letto, ci tengo a rimarcare degli aspetti. Da una parte ha ragione (in riferimento al sindacalista n.d.r.) quando parla di interessi sul PUC. Tuttavia non abbiamo quegli interessi che ci accusa di avere. Come associazione ambientalista abbiamo il dovere di avere degli interessi sul prossimo Piano Urbanistico Comunale, che speriamo si possa discutere il prima possibile” – ammette Alfredo Napoli, presidente del circolo Legambiente Battipaglia-Bellizzi. Poi continua: “È lo strumento che ci può permettere di capire da che parte vogliamo andare come sistema città. Ben venga che ci siano associazioni, cittadini che vogliono contribuire alla redazione del PUC“.

Prendiamo atto, favorevolmente, di questo passo indietro di Ceres, così come saremo lieti di incontrarlo” – è Nunzio Vitolo, del Comitato Battipaglia dice “NO” a tendere la manoal sindacalista, con la promessa di un chiarimento faccia-a-faccia.

La diretta della conferenza stampa

https://www.facebook.com/Zerottonove/videos/2521060111511842/

La nota congiunta del comitato Battipaglia dice “NO” e altre associazioni

“Abbiamo atteso tre giorni. Tre giorni nei quali abbiamo coltivato la speranza di leggere una precisazione, una smentita, una presa di distanze, un chiarimento, qualsiasi cosa che non lasciasse, come un macigno, la presenza di quelle affermazioni del segretario provinciale della CISL Ceres sulla manifestazione popolare battipagliese del 6 dicembre e sul nostro Comitato. Una dichiarazione che – prima della smentita di oggi – appariva offensiva, cieca, fondata sul nulla e che infangava un gruppo di cittadini che da tre anni si dedicano alla lotta al degrado ambientale del loro territorio e – solo per questo – fatti oggetto di affermazioni ed insinuazioni insultanti e diffamatorie che per fortuna di tutti, sua e nostra, oggi ha ritirato.

Siamo rassicurati dalla marcia indietro di Ceres, soprattutto perché sappiamo che era partito da una informazione sbagliata: non abbiamo mai definito la nostra città ‘la nuova terra dei fuochi’. Se Ceres si fosse informato prima di fare dichiarazioni che ha poi dovuto smentire per non fare una figuraccia, avrebbe saputo che abbiamo sempre detto che ‘lottiamo perché Battipaglia non diventi  la nuova terra dei fuochi’, che siamo consapevoli di un pericolo e vogliamo tirar fuori il nostro territorio dalla palude nel quale rischia di restare impantanato.

Avrebbe saputo che da tre anni ci battiamo ostinatamente per riaffermare la naturale vocazione agricola e zootecnica della nostra piana, che chiediamo investimenti e scelte strategiche sull’agroindustria, avrebbe saputo che contrastiamo scelte scellerate da parte della peggiore politica, che chiediamo rigorosi controlli su impianti – pubblici e privati – obsoleti, molesti ed inquinanti. E soprattutto capirebbe per quale motivo riusciamo a coinvolgere migliaia di cittadini in una lotta popolare travolgente.

Siamo pronti ad accettare l’invito ad un incontro con la Confederazione. Potremo spiegare loro che abbiamo avuto 5 roghi di rifiuti in 3 anni, che da tempo abbiamo perso anche il diritto di aprire una finestra in casa nostra. Potremo continuare a dirgli che è stato un errore non aver aderito all’organizzazione di una manifestazione partecipando alla quale avrebbero onorato una tradizione di impegno civile che dovrebbe ispirare sempre i sindacati.

Ma soprattutto, grazie alla marcia indietro di oggi ed alla richiesta di incontro, avremo modo di spiegare e di convincerli che chiedere una norma di carattere generale nello strumento urbanistico, una norma che vieti insediamenti pericolosi ed inquinanti, il divieto di attività incompatibili con la vocazione agricola del nostro Comune non significa certo ‘avere interessi sul PUC’, proprio perché non abbiamo mai chiesto ‘varianti’ nel senso di mutare le destinazioni di qualche area o cose simili. A meno di non voler bollare come “interessi più o meno leciti” le osservazioni che da sempre associazioni ambientaliste e le stesse forze sindacali presentano quando un comune apre la fase di “ascolto” di uno strumento urbanistico. Si chiama “cittadinanza attiva” e ci fa piacere che, sebbene in ritardo, la CISL lo abbia capito.

Noi – anzi – crediamo che il sindacato dovrebbe saper apprezzare e lodare l’attività di un Comitato e di tante altre associazioni che da tre anni si sforzano di risollevare il proprio paese dal baratro nel quale è caduto con incontri, proposte, convegni… offrendo soluzioni anziché limitarsi a dire di no e a protestare.

Noi crediamo, anche, che è stato un errore da parte del sindacato non aver accettato il nostro invito a partecipare ad una manifestazione ampia, inclusiva, partecipata, che ha portato migliaia di persone in piazza sotto una pioggia battente, per dire un civilissimo NO. In maniera pacifica ma ferma e determinata.

Noi osiamo sperare che la retromarcia di Ceres e della Confederazione non si limiti e non si fermi a ritirare delle accuse che anch’egli ha capito essere palesemente ridicole ma che possa indurli anche a riconsiderare la possibilità di affiancarci in questa lotta per la rinascita della nostra città. Lotta che più di ogni altra ci sta a cuore e nel corso della quale, in futuro, speriamo di poterli incontrare schierati al fianco nostro, dei battipagliesi e dei lavoratori.”