La Basilica di Santa Maria Maggiore, o più precisamente il Battistero Paleocristiano di Nocera Superiore, è uno dei monumenti più antichi e di maggiore interesse in ambito regionale e nazionale

Un monumento più unico che raro. È il Battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore. Di forma circolare a pianta centrale, la chiesa ricorda modelli greco – orientali con un’imponente vasca battesimale ottagonale nel centro di ben sette metri di diametro ed un metro e trenta di profondità. Colonne di epoca romana poste in doppia fila sorreggono l’imponente cupola. Cipollino, giallo antico di Numidia, pavonazzetto, africano luculleo ed alabastro sono alcune delle varie tipologie di marmo del colonnato che poste in una disposizione non casuale, offrono un raccordo cromatico suggestivo.

Di notevole interesse anche i capitelli: tutti di forma e dimensione differenti ed uno in particolare raffigurante dei delfini molto probabilmente prelevato da un tempio dedicato a Nettuno. Numerosi mosaici emergono in più punti della chiesa come alcuni pavimenti di imponenti edifici residenziali latini pre esistenti che a loro volta coprivano altre antichissime sequenze stratigrafiche. La pavimentazione risulta inoltre obliterata in alcuni punti da alcune sepolture settecentesche. Il misto tra la grandiosità degli elementi della Nuceria romana con l’armonia e la sobrietà alto medievale bizantina è un tema che accompagna il visitatore nella struttura.

Non manca la pittura: gli affreschi  di maggiore interesse si trovano in una cappella laterale divisa in due vani raffiguranti una Madonna in trono con bambino, la Strage degli Innocenti sopra uno scheletro (memento mori), sulla destra invece una Crocifissione ed al centro della volta un imponente “Cristo Pantocreator“, tutti “giotteschi”; sempre al lato un “altorilievo” raffigurante Santa Maria Maggiore con occhi di vetro. La vasca battesimale è  l’unico elemento non realizzato con materiali di spoglio romani ed è la seconda per grandezza in Italia. Presenta ai lati decorazioni raffiguranti croci greche gemmate a cui in un solo caso si aggiungono le due lettere greche alfa ed omega antica rappresentazione dell’inizio e della fine dell’Universo.

Altre scritte ed incisioni, molte non ancora interpretate, emergono in più punti del pavimento donando alla Basilica un forte elemento di mistero. Un’atmosfera magica accoglie il visitatore che sembra rivivere le cerimonie di battesimo che avvenivano oltre un millennio fa nella vasca centrale. A prendersi cura della Basilica è un custode che apre la porta ai turisti solo su richiesta. Importante l’opera di Carmine Montalbano ed Antonio Pace che con l’Iniziativa “Ri Scopriamo Nuceria“ hanno da tempo avviato un percorso di valorizzazione e divulgativo delle tante ricchezze della città che vanta, tra le altre cose, l’anfiteatro più grande della Campania dopo Pozzuoli ed altre testimonianze storiche che rendono bene l’idea dell’antica potenza di Nuceria Alfaterna, l’unica città fondata da un dio.

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