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Baronissi, ContrariaMente risponde alle accuse del consigliere Pasquile

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Baronissi, ContrariaMente risponde alle accuse del consigliere Pasquile

“L’errore ci dona l’opportunità di diventare intelligenti”: Tony Siniscalco risponde alle accuse del consigliere comunale di Baronissi, Giuseppe Pasquile

Baronissi – Ieri mattina presso il Parco della Rinascita, nel rispetto delle misure di sicurezza e con il prescritto distanziamento, si è tenuta la conferenza stampa dell’Associazione ContriaMente e del Centro d’Ascolto San Francesco, per rispondere alle accuse infamanti rivolte loro dal consigliere Giuseppe Pasquile durante l’ultimo consiglio comunale.

Elenchi alla mano, è stato dimostrato che l’accusa di essere i soli a pubblicare post è infondata, anziha spigato il Presidente Siniscalconon siamo neanche tra i più attivi sui social. Dall’elenco (in allegato) mancano quelli della protezione civile che- non ha un profilo Facebook – e la pagina del comune che oltre a pubblicare le proprie iniziative ha condiviso anche i post di tutte le associazioni. A questo punto le accuse del consigliere devono intendersi rivolte anche al Sindaco e alla sua stessa maggioranza?”

Tuttavia – continua Siniscalco – è proprio grazie alla diffusione tramite social network che siamo riusciti a far conoscere il servizio che – sia noi che le altre associazioni – abbiamo messo a disposizione dei cittadini di Baronissi; inoltre, sempre grazie alla diffusione delle iniziative siamo riusciti a raccogliere beni di prima necessità e farmaci che sono stati offerti da alcuni commercianti locali e distribuiti dalle associazioni. Almeno per una volta i social sono davvero stati utili alla collettività, tanto vero è che lo stesso comune ha pubblicato e condiviso le iniziative di tutte le associazioni che hanno collaborato. Purtroppo però i sacrifici e la disponibilità dei nostri volontari non solo non sono stati apprezzati ma finanche mortificati ed umiliati dalle parole di una persona che dovrebbe rappresentare i cittadini.”

Dalla nota stampa Siniscalco afferma: “Non consento a nessuno di mortificare in questo modo il volontariato in generale ed i ragazzi in particolare che, in un momento tanto difficile per il nostro paese, si sono messi a disposizione della comunità, rischiando il contagio – seppur hanno agito con tutte le misure di sicurezza prescritte – ed andando, in alcuni casi, anche contro la volontà dei propri familiari che li avrebbero voluti a casa al sicuro. Il volontariato è una vocazione e di certo non pretendiamo che possano averla tutti ma al contempo esigiamo rispetto da chi, pur avendone le possibilità, preferisce stare seduto a scaldare la sedia. Le scuse in questo caso sono un obbligo morale, sia nei confronti dei volontari che nei confronti di tutti quei cittadini che rappresenta. Personalmente, nonostante il chiaro riferimento alla mia persona, anche in veste politica, non ho alcuna necessità di avere scuse da chi non ha alcun valore, né umano né politico. Purtroppo ancora oggi siamo costretti a leggere minacce di denunce-querela al posto di scuse. Persiste nell’accusare di strumentalizzare le parole ascoltate è da persone che non hanno il coraggio delle proprie azioni, per fortuna la maggior parte delle persone ha una buona ossigenazione del cervello. Le denunce che vorrà fare il consigliere Pasquile saremo lieti di affrontarle per poi devolvere in beneficenza il risarcimento del danno che dovrà corrispondere. Tuttavia, auspichiamo in suo un momento di lucidità.”

Come diceva Henry Ford, conclude Siniscalco, “l’errore ci dona l’opportunità di diventare intelligenti”, sarebbe da stupidi non cogliere l’occasione.