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Baronissi, le repliche della consigliera Luisa Genovese agli attacchi degli scorsi giorni

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Baronissi, le repliche della consigliera Luisa Genovese agli attacchi degli scorsi giorni

La consigliera Luisa Genovese risponde alle accuse relative ad un rimborso spese fittizio,e nel frattempo incassa la solidarietà del presidente del Consorzio Pro Loco Pietro D’aniello

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Si è svolta questa mattina, presso la sede comunale del Pd sita in via San Francesco, una conferenza stampa avente come oggetto la recente vicenda relativa alla presunta incompatibilità dell’operato del Capogruppo PD Luisa Genovese, presso il Consiglio Comunale di Baronissi.

Il confronto odierno è nato in risposta ad alcune illazioni mosse nei confronti della consigliera comunale, nonché presidente della Pro Loco Di Baronissi, accusata di aver sottratto indebitamente una somma di denaro pari a circa 1000€ sotto forma di rimborso spese in seguito all’organizzazione dell’evento “Natale in loco”, svoltosi durante lo scorso periodo natalizio.

Dopo i saluti istituzionali dei presenti, la parola è stata data immediatamente a Luisa Genovese che ha voluto rendere nota la sua versione dei fatti, affermando come “questa paradossale vicenda sia una semplice tempesta in un bicchiere d’acqua fondata su un mucchio di bugie e baggianate. Parliamo di accuse assurde mosse nei miei confronti da un soggetto che con Baronissi non ha nulla a che fare.”

“Per operare in totale trasparenza è stata già posta agli atti la determina del 2015, presentata da me medesima, in cui sono evidenziate tutte le spese condotte per la gestione dell’evento. Quindi qual’è l’abuso, se non il volere il bene del nostro territorio?? Il mio impegno”– ha proseguito Luisa Genovese- ” è stato sempre quello. Sono esponente di un partito che non ha alcun interesse pratico o economico in zona, che non sia quello di migliorare il posto dove siamo nati, affinché esso non diventi il dormitorio di Salerno o di Fisciano. 

A chi le chiede se la restituzione del denaro ottenuto possa essere vista come un atto formale di resa, la consigliera risponde “d’aver operato in quel senso per evitare ogni possibile forma di strumentalizzazione e per fare in modo che la figura di Luisa Genovese non sia assimilabile quale elemento di disturbo. Io continuerò ad operare nel segno dell’onestà e della trasparenza sostenendo, come ho sempre fatto, chi lavora per il territorio e chi si rimbocca le maniche senza guardare il colore politico di provenienza.”  luisa genovese

A sostenere la tesi della Genovese si è associato anche il presidente del consorzio Pro Loco Pietro D’aniello che ha espresso la sua piena “solidarietà per Luisa Genovese che non ha fatto nulla di eccezionale richiedendo un rimborso spese per una cifra tra l’altro irrisoria se si pensa che i bilanci di altre Pro Loco regionali si muovono su somme molto più alte.”

“A Baronissi sono stanziati circa 1500€ di fondi con cui le associazioni fanno di tutto. Più che della cifra in sé”– ha continuato il dottor D’aniello- “bisogna capire se l’azione condotta contro Luisa sia volta ad eliminare quanto di buono è stato fatto in questi anni per il territorio anche perché, a conti fatti, ci si è appigliati ad una virgola che stona con il contesto e che potrebbe sbilanciare l’operato generale. Una operazione di questo tipo sarebbe molto più dannosa perché distruggere qualcosa è facile, però poi bisogna anche saper ricostruire.” 

Dello stesso avviso anche il presidente del Consiglio Comunale Baronissi che ha parlato di “aria fritta e strumentalizzazione. L’operato di Luisa è sotto gli occhi di tutti.”

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