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Baronissi, opposizione all’attacco: “Valiante smetta di fare il martire”

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Baronissi, opposizione all’attacco: “Valiante smetta di fare il martire”

Duro attacco frontale dell’opposizione nei confronti del sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante. La nota

Baronissi – Ne segue la pubblicazione della nota stampa dell’opposizione 

Che fosse un personaggio “camaleontico” non è per noi una novità, ma che si erga pubblicamente a “martire” di chissà quali trame oscure ordite alle sue spalle è decisamente inaccettabile e non corrispondente alla verità storica dei fatti. Prendiamo atto del parere giunto, a “quasi due anni di distanza” da parte dell’Anac che, contrariamente a come si è espressa per un caso analogo di un altro Sindaco (per i più curiosi si legga il parere dell’Anac del 1 Aprile 2015 Upag/AG 23/15/AC sul caso del Sindaco di Corato (Ba) parere a firma del noto dott. Raffaele Cantone), ha ritenuto non sussistere, questa volta, cause di incompatibilità da parte dell’allora candidato sindaco e Presidente del Cda del Consorzio Sociale sig. Valiante, ma è il caso di evidenziare che la nostra segnalazione risale al maggio del 2019 sulla presunta incandidabilità dell’allora candidato Sindaco Valiante, posizione poi ribadita nel primo Consiglio Comunale utile all’atto del voto sulla convalida degli eletti.

Dunque nessun agguato, né pugnalata alle spalle (così come ancora una volta vorrebbe strumentalmente lasciare intendere il primo cittadino che finge di cascare dal pero) ma il sacrosanto esercizio di una legittima prerogativa della quale, peraltro, rimaniamo profondamente convinti sotto l’aspetto morale e dell’etica politica. È un fatto che, durante la campagna elettorale, il non più Sindaco abbia continuato a svolgere, con un evidente pregiudizio per la regolare competizione elettorale in corso, il ruolo di Presidente del Consorzio Sociale; è un fatto che in quella fase l’attività del Consorzio Sociale conobbe un particolare “fermento”, specie nell’istruttoria di imminenti concorsi da bandire; ed è, per noi, una certezza che una persona che continua ad ergersi come paladino di moralità avrebbe invece dovuto, quantomeno, tenersi distante dal solo dubbio di un utilizzo “inopportuno” di tale ruolo.

Non sappiamo quale progetto abbia costui per Baronissi, francamente non l’abbiamo ancora capito a quasi due anni dalle elezioni. Assistiamo tuttora ad una pubblicazione torrenziale di comunicati autocelebrativi, spot e teleprediche senza diritto di replica, con enorme sperpero di soldi pubblici. I problemi, quelli veri, che affliggono la nostra Baronissi, sono ancora tutti sul tappeto, sotto gli occhi anche dei tanti che avevano dato fiducia al progetto “che vale”, ma che si sono da tempo ricreduti. Sicuramente eravamo convinti di poter contribuire in maniera diversa al governo della Città e per il bene di tutti i cittadini, considerato, peraltro, il significativo risultato elettorale ottenuto contro l’unico Sindaco uscente della provincia di Salerno costretto al ballottaggio (altro che sonora vittoria!).

Abbiamo tuttavia dovuto riscontrare la scarsa propensione ad una vera dialettica democratica, perfino istituzionale. Anche sui problemi più sentiti e diffusi. Riesce difficile, peraltro, collaborare con chi è saccente e crede di trattare gli altri come semplici “uditori”. Continueremo a portare avanti la nostra idea di “una Baronissi dignitosa e libera da gestioni padronali”, dove i cittadini siano realmente rappresentati in tutte le loro vere e concrete esigenze, e non considerati alla stregua di meri sudditi, intimoriti e, talvolta, perseguitati. I nostri valori rimangono il confronto e la condivisione, semi piantati nella scorsa campagna elettorale e che con impegno stiamo curando. Rimane il forte dubbio sulla stella polare che guidi l’azione di chi oggi è a capo dell’Amministrazione, ma probabilmente aveva ragione Seneca: “Non c’è vento a favore per il marinaio che non sa dove andare”.