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Baronissi, Antonio Siniscalco scrive una lettera a Valiante dai toni accesi

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Baronissi, Antonio Siniscalco scrive una lettera a Valiante dai toni accesi

Il coordinatore cittadino della Lega a Baronissi, Antonio Siniscalco, scrive al Sindaco Gianfranco Valiante in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate da alcuni consiglieri di maggioranza

Gestione della Fase 2 e non solo: il coordinatore cittadino della Lega a Baronissi, Antonio Siniscalco scrive al Sindaco Gianfranco Valiante in merito ad alcune vicende tra politica e questioni sul territorio.

In particolare, Siniscalco mette nel mirino alcune dichiarazioni del Primo Cittadino fatte nei giorni scorsi, sottolineando comunque anche l’apprezzamento sulla gestione e le proposte durante la Fase 1 da Coronavirus. Al centro della lettera, le questioni Tari e Tosap, con proposte di eliminazione e non solo.

La lettera inviata da Siniscalco al Sindaco

Di seguito, ecco la lettera inviata da Antonio Siniscalco al Primo Cittadino:

Egregio Sindaco,

in seguito a recenti dichiarazioni Sue e di alcuni esponenti della maggioranza del Consiglio Comunale di Baronissi, in qualità di coordinatore cittadino della Lega – Salvini Premier, le rappresento quanto segue.

Nelle precedenti mie comunicazioni è stato sempre espresso apprezzamento, che qui si rinnova, per le modalità con le quali è stata affrontata la cosiddetta FASE 1 dell’emergenza COVID 19; un’emergenza che ha sconvolto l’intero tessuto sociale ed economico e che per questo non era di facile gestione. Come rappresentante cittadino del partito ma anche come presidente di associazioni o, se preferisce, come semplice cittadino- se può farLe meno impressione- se, come credo e spero, è ancora possibile nella nostra comunità farlo, ho espresso un pensiero e un’idea- non un’ideologia-. E’ stato mostrato apprezzamento a quanto fatto quando le azioni sono state idonee ma ora è giusto e doveroso far luce su alcune zone d’ombra e su alcuni aspetti -a mio avviso- inutili e dannosi che caratterizzano la cosiddetta Fase2, nella speranza che prevalga su tutto l’interesse della nostra cittadina, perché caro Sindaco, “noi” Baronissi la amiamo, la viviamo e cercheremo in tutti i modi di non farla soccombere.

Il nodo è la gestione della FASE 2 che, come prima cosa, ci ha fatto assistere alla miracolosa materializzazione di una maggioranza fino ad oggi colpevolmente assente. Di Virus si può anche morire, e lo abbiamo purtroppo visto, ma molti ruoli , come molti lavori sono anche delle missioni, e per questo non devono temere pandemie, catastrofi naturali, ma mettersi al servizio dei cittadini quando queste sfortunatamente si verificano.

In ogni comunicazione fattaLe non v’è mai stata offesa ma sempre molta attenzione e delicatezza nel rappresentarLe idee e proposte per perseguire un obiettivo comune: aiutare la nostra città a superare questo momento di difficoltà e sconfiggere il Covid19. Proprio per tale ragione non si consente ai “solito” Pasquile e al “nuovo” Gaiano (che se non ricordo male era presente a Pontida qualche anno fa ed è stato tra i primi ad aderire al progetto politico di Salvini), purtroppo per Lei imbarazzanti, consiglieri comunali certe affermazioni che legano la legittimazione e il diritto di manifestazione del pensiero all’occupazione di una “casella” all’interno del consiglio comunale, discriminando di fatto tutti i cittadini!

Attenzione a non calpestare il cittadino e il suo diritto a dissentire, quando questo è nei limiti del consentito.

Può non piacere , può infastidire, ma ricordo, che sono il  portavoce a livello cittadino di un partito che ad oggi è il primo su base nazionale, la Lega di Salvini. Si parla di alternativa, di pluralismo di vedute, di principi e  di scelte, ed è alquanto squallido derubricare tutto ciò, al “partito di Feltri”; una mente come la Sua non è da facile populismo, tanto più che sa bene che Matteo Salvini, leader della Lega, ha preso più volte le distanze dalle vergognose dichiarazioni di Feltri.  Come pure conosce bene il mio nome e cognome, (all’occorrenza, in passato, lo ricordava bene! sic) come pure è nota a tutti la mia scelta politica che con coerenza e fermezza porto avanti. Le dichiarazioni di dissenso, altro non erano che una risposta alla Sua PEC del 01 maggio u.s., alla quale si è dato riscontro con  spirito di collaborazione pur  nel rispetto delle  reciproche differenze, come partito, come associazione, come cittadino – a Lei la scelta!

Nel merito è doveroso rammentare a qualche “giovane” consigliere che la TARI è un Tributo deputato a finanziare i costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, dovuta da chi detenga un’attività o aree suscettibili di produrli. La proposta dell’abolizione della tassa sui rifiuti era legata alla condizione di mancata erogazione del suddetto servizio, temporalmente circoscritta al solo periodo di chiusura (9 settimane!), venendo meno il vincolo sinallagmatico che unisce la prestazione al suo corrispettivo.

Appare poi, perlomeno bizzarro che una semplice constatazione sui soggetti beneficiari della misura sulla TOSAP, abbia scatenato una reazione così violenta da prospettare azioni legali, e ci consenta, alcuni personaggi, “resuscitati” e proclamatisi  paladini della legalità, ci hanno fatto tenerezza , nel ruolo di giustizieri…E’ stato semplicemente detto che “La TOSAP gratuita appare più uno “spot” che una misura utile, poiché sono pochissimi i commercianti che possono usufruire di spazi antistanti alla propria attività.

Si ritiene, infatti, che gli interventi a beneficio di una categoria debbano necessariamente agevolare la totalità o quantomeno la maggioranza della stessa, altrimenti se si favorisse solo una sparuta minoranza si lascerebbe adito, legittimamente, a dubbi sulle motivazioni che hanno portato all’adozione degli stessi. Sarebbe doveroso, da parte degli esponenti dell’amministrazione, piuttosto che innalzare il livello dello scontro politico, chiarire quanti sono in percentuale le attività commerciali che dovrebbero beneficiare di questa misura! I benefici sono tali quando interessano la totalità o almeno la maggioranza dei destinatari di tale beneficio.

Sempre a proposito dei due consiglieri di maggioranza che tanto si sono scaldati, prima di fare conferenze stampa e mettere post a pagamento, prima di scrivere e minacciare azioni legali, riflettessero bene sulla funzione del proprio ruolo. Il sottoscritto, difatti, conosce certi ruoli e certe responsabilità, e anche se oggi non è più in consiglio comunale -ribadisco anche in seguito ad una scelta di fermezza e coerenza – non ha mai raccolto poco più di  90 voti, quindi le istanze di qualcuno, anche di una “sparuta minoranza”, le rappresenterà sempre – giusto per essere precisi!

So benissimo come funziona la macchina amministrava e quindi se esordisco dicendo che la Tari va eliminata, limitatamente al periodo di inattività dell’esercizio commerciale, sono in grado di proporre e dimostrare dove intervenire, con una diminuzione della spesa, per far fronte alla mancata entrata.

Altrettanto gravi  appaiono le affermazioni secondo le quali “la TARI va pagata perché serve per finanziare il comune”, perché equivale a dire che anche se  non si  usufruisce di un servizio si deve pagare comunque perché servono i soldi per finanziare altro.

Sempre riferito ai due consiglieri, uno dei quali ha trascorso tutta l’ultima campagna elettorale a denigrare l’avversario e i dipendenti comunali (e mi fermo qui), sarei felicissimo di ricevere una sua querela, non è una minaccia per me , anzi un motivo di gioia poiché il risarcimento per una accusa inconsistente, in una causa vera, potrebbe tradursi in un’opportunità di ricavo da poter devolvere in beneficenza. Purtroppo oggi c’è tanta gente che fa fronte alle difficoltà quotidiane con la beneficenza, poiché per alcuni nulla è scontato e nulla è superfluo.  Se questo consigliere fosse realmente presente sul territorio, al posto di perdere il proprio tempo per un momento di notorietà sui giornali, potrebbe ricoprire meglio il ruolo del quale è stato investito, compiendo così il suo dovere. Minacce ed invenzioni non sono ciò di cui hanno bisogno i nostri cittadini, specie in questo momento.

Questa è politica spicciola, che non persegue l’interesse dei cittadini. Puntare il dito senza sapere dove e perché ma  solo per il gusto di farlo, lo lasciamo fare agli altri .

Il sottoscritto fa politica si, ma fa anche tanto altro, per la sua categoria, per i cittadini, per i dimenticati da tutti. Purtroppo si sa, chi fa è preso di mira, a volte a ragione a volte per invidia e cattiveria. Ho sempre agito con rispetto, delle persone dei ruoli e delle istituzioni, e se pur con idee differenti esigo lo stesso rispetto da chi propone critiche e confronti.

Qualora vi fossero i presupposti per un confronto serio e continuativo né sarò lieto.
Dottor Antonio Siniscalco